Messina: Giovanni Ammendolia ancora alla guida dei Pensionati Cisl

Messina – Sarà ancora Giovanni Ammendolia a guidare la Federazione dei Pensionati della Cisl Messina. Il segretario generale uscente è stato confermato, insieme alla segreteria composta da Mariella De Pasquale e Antonino Carcione, al termine del Congresso provinciale che si è tenuto alla Risacca dei due Mari di Capo Peloro. Un congresso che è servito a disegnare il quadro della condizione degli anziani e delle fasce deboli della popolazione sul territorio. E proprio Ammendolia, nella sua relazione introduttiva, ha fotografato la situazione in provincia di Messina.

«Da un’attenta analisi del territorio – ha detto – è evidente uno spopolamento della provincia, ormai, anche se di poco, sotto le 600.000 unità ed è un fenomeno che non risparmia neanche il capoluogo. I giovani vanno via, il fenomeno della denatalità non si arresta; l’età media cresce a 47 anni, l’immigrazione si attesta attorno al 4,5% pertanto ci sono circa 27mila residenti in meno».

Ammendolia ha evidenziato come proprio i pensionati siano un sostegno fondamentale per il tessuto sociale messinese. «Siamo l’ammortizzatore sociale della società – ha sottolineato -. Con il crescere delle aspettative di vita possiamo utilizzare un pezzo della nostra vita da pensionati a servizio della famiglia, della società, possiamo ovviare alla vita frenetica dei nostri familiari, immaginiamo accompagnando i nipoti, disbrigando pratiche. Siamo volontari utili alla nostra comunità di appartenenza, abbiamo energie da spendere connessi dentro i nodi di relazione che ci siamo creati intorno».

Uno dei temi trattati che interessano proprio gli anziani è quello della sanità, dell’assistenza medica e della medicina territoriale. «Lavoreremo – ha preannunciato Ammendolia – per rafforzare la medicina territoriale. Dovremo vigilare affinché siano costruite le case di comunità e gli ospedali comunità e auspichiamo che questi presidi siano dotati del personale e delle attrezzature necessarie. Nelle case di comunità dovremmo rivendicare uno spazio di co-progettazione e co-programmazione per attivare finalmente quell’aspetto socio-sanitario che ha rappresentato per anni la chimera di questa regione. Solo con un reale funzionamento di queste strutture si potrà alleviare la presenza al pronto soccorso di codici bianchi e verdi che al momento rappresentano l’83% degli accessi ai Pronto Soccorso rendendo inutilmente complicate la gestione delle acuzie e dilatano i tempi d’attesa. Bisognerà attivare efficacemente la telemedicina a nostro avviso strumento efficace in particolare nei comuni nebroidei e nei comuni lontani dagli ospedali e nelle Isole. Di concerto con le federazioni dei medici e della funzione pubblica dobbiamo spingere per una più efficiente attività dei medici di base».

Ammendolia ha anche auspicato una rete di emergenza solida, potenziando gli ospedali che dovrebbero garantire la cura di tutte le emergenze e si potrebbe accettare anche che alcuni di questi abbiano branche specializzate di eccellenza. «Ma bisogna dotare il territorio, soprattutto quello periferico, di ambulanze medicalizzate capaci di avviare cure già durante il percorso per raggiungere gli ospedali».

«L’aspettativa di vita è aumentata ma deve aumentare anche la qualità della vita – ha detto la segretaria generale della Fnp Cisl Sicilia, Rosaria Aquilone -. Il nostro impegno è quello di pressare per una sanità che funzioni, che curi chi ha bisogno di essere curato, ma soprattutto una sanità che sia a portata di persona, quella sanità del territorio che purtroppo stenta a decollare, soprattutto in una provincia molto vasta come Messina. Trovare assistenza vicino a dove si abita evita di spostarsi e quando il paese dista tanto dalla città può essere complicato per un anziano che, spesso, è anche solo. E poi non si intasano gli ospedali. Per questo crediamo molto nella medicina di prossimità».

Ha parlato di aggregazione sociale il segretario generale della Cisl Messina, Antonino Alibrandi, che ha tracciato quello che dovrà essere uno dei percorsi della Federazione Pensionati nei prossimi anni. «Oggi gli anziani – ha detto – hanno la necessità di trovare spazi di aggregazione, luoghi fisici dove poter stare con altre persone per condividere momenti. Attorno a questa esigenza occorre organizzare una struttura di servizi che possa assisterli in tutto quello che sono i loro bisogni. Gli anziani sono memoria, vanno accompagnati quotidianamente, non lasciarli soli. Questo contribuirà anche a conservare la memoria del nostro territorio. E sono anche una risorsa per le famiglie, in alcuni momenti storici sono stati ammortizzatori sociali per i lavoratori che hanno perso il lavoro, per le famiglie che hanno difficoltà. Ma serve anche un supporto economico, la necessità di alzare anche delle pensioni che sono al minimo per garantire loro una vita più serena. Su questi punti fermi dobbiamo lavorare».

A margine del Congresso sono state consegnate delle targhe ricordo alle famiglie dei dirigenti della Cisl e della FNP Cisl Paolo Fugazzotto, Francesco Gennaro e Santo Santonocito, venuti a mancare recentemente, che hanno rappresentato un esempio e una guida per diverse generazioni di sindacalisti.