Il regista Roberto Andò incontra gli studenti della Casa circondariale di Enna

Set del film “L’Abbaglio” di Roberto Andò, 2024. Nella foto Foto di Lia Pasqualino. Questa fotografia è solo per uso editoriale, il diritto d'autore è della società cinematografica e del fotografo assegnato dalla società di produzione del film e può essere riprodotto solo da pubblicazioni in concomitanza con la promozione del film. E’ obbligatoria la menzione dell’autore- fotografo: Lia Pasqualino. Set of “L’Abbaglio” di Roberto Andò, 2024. In the picture Photo by Lia Pasqualino. This photograph is for editorial use only, the copyright is of the film company and the photographer assigned by the film production company and can only be reproduced by publications in conjunction with the promotion of the film. The mention of the author-photographer is mandatory: Lia Pasqualino

Il cinema come strumento di inclusione, confronto e valorizzazione dell’individuo. Un linguaggio universale  capace di abbatte barriere culturali e sociali, favorendo l’integrazione sociale. “Talking about me. Racconti di inclusione”  è un percorso formativo che ha preso il via lo scorso dicembre e culminerà in maggio nella realizzazione di un cortometraggio in cui gli studenti del Centro Provinciale Istruzione Adulti (CPIA) di Enna-Caltanissetta si racconteranno attraverso le nuove abilità acquisite.
Realizzato dal Cpia Enna – Caltanissetta, ente capofila in partenariato con Fine Art Produzioni srl nell’ambito del Piano Nazionale Cinema e Immagini per la Scuola promosso dal Ministero della Cultura e dal Ministero dell’Istruzione e del Merito, il progetto coniuga momenti di didattica frontale ad attività laboratoriali, seminari e momenti di fruizione cinematografica.

Il progetto è rivolto a una utenza di studenti adulti, molti dei quali stranieri e immigrati richiedenti asilo, e include anche gli allievi ospiti di alcuni istituti penitenziari delle province di Enna e Caltanissetta. Sarà proprio la Casa Circondariale “Luigi Bodenza” di Enna ad ospitare  la mattina di lunedì 17 marzo l’incontro con il regista palermitano Robertò Andò che  risponderà alle domande degli studenti al termine della proiezione del suo ultimo film “L’abbaglio”, prodotto da Bibi Film e Rai Cinema, che vede tra i protagonisti gli attori Tony Servillo, Salvo Ficarra e Valentino Picone.

All’evento,  curato dagli oragnizzatori del Festival della Comunicazione e del Cinema Archeologico di Licodia Eubea, prenderanno parte Giovanni Bevilacqua, preside del Centro Provinciale Istruzione Adulti di Enna-Caltanissetta, Gabriella Di Franco, direttrice dell’Istituto penitenziario e, collegati in streaming, altri studenti ospiti delle Case Circondariali che hanno aderito al progetto, come quelle di Piazza Armerina, Gela e Caltanissetta.

Tra marzo ed aprile (esattamente il 28 marzo, il 4 e l’11 aprile) il progetto “Talking about me. Racconti di inclusione” proseguirà nei locali dell’Ex Convento dei Capuccini di Enna con tre seminari aperti al pubblico dedicati al tema “Il cinema d’inclusione”, di cui saranno protagonisti i registi Nello Correale e Marco Leopardi, e il critico cinematografico Giuseppe Galluzzo.
Il  progetto, come accennato, culminerà nella produzione di un cortometraggio che gli studenti realizzeranno dopo aver preso parte al corso di alfabetizzazione cinematografica che fornirà loro le basi tecniche e creative necessarie, Guidati ed incoraggiati ad esplorare le tematiche della diversità, dell’inclusione e delle esperienze personali da un team di esperti formatori (il regista Lorenzo Daniele, lo sceneggiatore e regista Mauro Maugeri, il direttore della fotografia Mauro Italia e Giulia Iannello, project manager di “Magma-International short Film Festival”) produrranno un audiovisivo seguendo ogni fase creativa: sviluppo di un concept, stesura di una sceneggiatura, riprese, montaggio e post-produzione.

Una volta ultimato, il film sarà proiettato in anteprima a fine maggio, nel corso di un evento organizzato ad hoc. Martedì 18 marzo il film “L’abbaglio” di Roberto Andò sarà proiettato al cvinema Moncada di Caltanissetta per  300 studenti di alcuni Istituti comprensivi del territorio che hanno aderito al progetto “Talking about me. Racconti di inclusione” in qualità di “scuole in rete”.

L’abbaglio. Il film di Roberto Andò è ispirato a una vicenda storica reale, debitamente rielaborata dalla fantasia, si svolge nel 1860 e segue, in modo sintetico, gli accadimenti della spedizione dei Mille guidata da Giuseppe Garibaldi che inizia da Quarto, circondato dall’entusiasmo dei giovani idealisti giunti da tutte le regioni d’Italia, e con il suo fedele gruppo di ufficiali, tra i quali si nota un profilo nuovo, quello del colonnello palermitano Vincenzo Giordano Orsini. Tra i tanti militi reclutati ci sono due siciliani, Domenico Tricò, un contadino emigrato al Nord, e Rosario Spitale, un illusionista. Sbarcati in Sicilia, a Marsala, i Mille iniziano a battersi con l’esercito borbonico, di cui è subito evidente la preponderanza numerica. In queste condizioni, per il generale appare pressoché impossibile far breccia nella difesa nemica e penetrare a Palermo. Ma quando è quasi costretto ad arretrare, Garibaldi escogita un piano ingegnoso. Affida una manovra diversiva al colonnello Orsini, che mette in piedi una colonna di feriti con uno sparuto gruppetto di militi, cui viene affidato il delicatissimo compito di far credere a Jean-Luc Von Mechel, comandante svizzero dell’esercito regio, che il generale stia battendo in ritirata all’interno dell’isola. Inizia così una partita a scacchi giocata sul filo dell’imponderabile, il cui esito finale sarà paradossale e sorprendente.

«L’abbaglio è un film sui paradossi della Storia – scrive Roberto Andò nelle note di regia – dove si mescolano comicità e dramma. Un’occasione per ricostruire un episodio poco noto della nostra Storia minima, illuminante per vedere i chiaroscuri e le contraddizioni di quella grande. Una vicenda esemplare ambientata in una Sicilia che ancora una volta si rivela lo scenario di un’identità inquieta e sfuggente, bilanciata tra il desiderio di giustizia e la mistificazione, con un finale ambientato in un luogo che collega il passato al presente. Un film sul carattere degli italiani: furbi, appassionati, generosi, opportunisti, coraggiosi, individualisti, cinici, idealisti».