CONTROLLI SU PMI: POTENZIALMENTE QUASI 130 ALL’ANNO DA 22 ENTI DIVERSI

Ipoteticamente rischiano un’attività ispettiva ogni tre giorni

Non viviamo in uno Stato di polizia. Ci mancherebbe altro. Tuttavia, almeno in linea puramente teorica, una Pmi rischia, a seguito dell’attività ispettiva condotta da almeno 22 autorità pubbliche diverse, quasi 130 controlli all’anno; ipoteticamente uno ogni tre giorni. Insomma, chi ha una partita Iva in ogni momento può finire nel “mirino” di qualsivoglia ente pubblico.

Ben diverso è il pericolo che corrono le attività che lavorano completamente in nero. Vista la loro diffusione, in particolare in alcune aree del Paese, la storia ci insegna che gli abusivi e le imprese completamente sommerse hanno sicuramente meno probabilità di essere “pizzicati” degli imprenditori che svolgono la propria attività nel rispetto di tutti gli obblighi normativi.

Nell’ultimo anno in cui i dati sono disponibili, a esempio, in materia fiscale e di lavoro tra lettere di compliance, controlli strumentali, accertamenti, verifiche e ispezioni sono stati interessati, salvo sovrapposizioni, 4 milioni di contribuenti, nella quasi totalità tutti in possesso di una partita Iva.

In generale, la platea degli enti pubblici preposti all’attività di controllo delle quattro aree monitorate in questo report è composta dall’Inps, dall’Inail, dall’Ispettorato Nazionale del Lavoro, dall’Agenzia delle Entrate, dall’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli, dalla Guardia di Finanza, dalle Società di prevenzione delle Aziende ospedaliere, dai Comuni/Polizia Locale, Province, Regioni, Vigili del Fuoco, Camere di Commercio, Autorità Garante della Privacy, Carabinieri forestali, NAS, NOE, NIL, SIAE; SFC, RAI, etc.

Nell’analisi condotta dall’Ufficio studi della CGIA sono stati monitorati i principali controlli che una piccola azienda può subire a seguito dell’attività ispettiva realizzata dagli enti statali/locali preposti. Ovviamente, non si è tenuto conto che anche i Tir, i camion, i furgoni e i veicoli professionali di proprietà delle imprese possono essere fermati e controllati durante gli spostamenti di lavoro dalla Polizia Stradale, dalla Polizia Locale, dai Carabinieri e dalla Guardia di Finanza.