Verona . Lunedì in Gran Guardia iniziativa del Comune di Verona e del Comitato pari opportunità dell’Ordine degli Avvocati e Avvocate di Verona a cui parteciperanno 700 studenti e studentesse veronesi. Obiettivo, creare consapevolezza nelle giovani generazioni al fine di prevenire i fenomeni dei reati a sfondo sessuale sul web.
Cyber bullismo, revenge porn, body shaming sono anche forme di violenza di genere in rete che possono avere conseguenze devastanti per le vittime, tanto più se colpiscono ragazzi e ragazze la cui personalità è ancora in fase di sviluppo, ma anche per gli autori della violenza.
Diventa perciò fondamentale prevenire questi fenomeni, in un momento storico in cui è sempre più diffuso l’utilizzo smodato e poco consapevole dei social, conoscenza e informazione diventano strumenti importantissimi per proteggere le nostre e i nostri giovani.
Sulla scorta di tali convinzioni, il Comitato Pari Opportunità istituito presso il Consiglio dell’Ordine degli Avvocati di Verona, ha proposto di dedicare alle ragazze ed ai ragazzi delle scuole superiori un momento di approfondimento sui pericoli che si nascondono nel web, con particolare attenzione a quelli legati alla sfera sessuale. Una decisione maturata nella certezza che solo attraverso una capillare diffusione della cultura della conoscenza si possa generare piena consapevolezza dei potenziali rischi della rete.
L’iniziativa è stata presentata per la prima volta, anche alla presenza della Vicesindaca Bissoli, all’Educandato agli Angeli in occasione della Giornata internazionale contro la violenza sulle donne, riscuotendo nelle e nei giovani intervenuti un notevole interesse per i temi trattati.
Da qui la decisione di riproporre in collaborazione con il Comune di Verona il medesimo argomento estendendolo a più Istituti scolastici del nostro territorio ed invitando, anche per questa occasione, relatori d’eccellenza con competenze specialistiche e trasversali.
Il prossimo 31 marzo si terrà, dunque, presso il Palazzo della Gran Guardia a Verona l’evento dal titolo “Il crimine digitale a sfondo sessuale: la conoscenza come strumento di prevenzione e protezione”, organizzato con la collaborazione e compartecipazione del Comune di Verona, dal Comitato Pari Opportunità dell’Ordine degli Avvocati di Verona e il patrocinio dell’Ordine forense veronese, per i quali interverranno rispettivamente, la Vicesindaca Avv. Barbara Bissoli, il Presidente del Consiglio dell’Ordine degli Avvocati avv. Mauro Regis e la presidente CPO dell’Ordine avv. Camilla Tantini.
“Un’iniziativa in linea con il programma di mandato dell’Amministrazione per il contrasto della violenza di genere – ha spiegato la vicesindaca e assessora alla Parità di Genere Barbara Bissoli-. Si avverte la necessità di creare consapevolezza nelle giovani generazioni promuovendo prevenzione e protezione in un ambito molto delicato che è quello delle relazioni tra uomo e donna nel contesto dei social media. Il tema che si vuole affrontare, declinato all’uso dei social e degli strumenti digitali, è quello di una nuova grammatica delle relazioni tra uomo e donna improntate al rispetto. Un ambito, quello dell’affettività e dei rapporti tra uomo e donna, in grave difficoltà”.
“I giovani sono il nostro futuro e tutti abbiamo la responsabilità di capire come possiamo aiutarli in questo momento in cui i social media hanno cambiato completamente la visione del mondo – ha spiegato la presidente del Comitato Pari Opportunità dell’Ordine degli Avvocati e Avvocate di Verona avv. Camilla Tantini-. Siamo passati dall’essere semplici consumatori di contenuti digitali a diventarne tutti produttori e diffusori, con il grande problema per i ragazzi rappresentato dalla distorsione della realtà. Perché questi modelli di perfezione, di bellezza, di grandezza che loro vedono all’interno di social media non sono i modelli reali in cui viviamo, essendo il frutto della disconnessione tra la realtà e l’apparenza. L’incontro di lunedì affronterà i temi più attuali del web e dei rischi connessi, non sarà una lezione frontale in quanto i ragazzi saranno coinvolti in modo attivo”.
L’evento coinvolgerà quasi 700 studenti che frequentano il triennio delle Scuole Superiori di Verona. Obiettivo dell’iniziativa è quello di informare gli studenti sulla tematica della diffusione illecita di immagini o video a contenuto sessualmente esplicito, ovvero il c.d. revenge porn (artt. 600 ter, 600 quater e 612 ter c.p.), sensibilizzandoli ad un uso responsabile dei mezzi tecnologici che troppo spesso li espongono inconsapevolmente a pesanti rischi e conseguenze, anche di natura penale.
In un’Era in cui è sempre più diffuso l’utilizzo smodato e poco consapevole dei social, in un momento storico in cui si assiste ad una facile accessibilità a varie piattaforme social media, applicazioni di messaggistica e di spazi virtuali, l’educazione digitale e l’informazione in chiave preventiva/protettiva diventano un argomento di estrema attualità.
Di tutto ciòne parleranno con i nostri studenti veronesi il Giudice dott.ssa Alessia Silvia, magistrato presso il Tribunale Penale di Verona, il dott. Gianpaolo Trevisi, Direttore della Scuola di Polizia di Peschiera del Garda, il prof. Giumelli Riccardo, sociologo dei processi culturali, professore a contratto in Teorie e Tecniche della comunicazione presso l’Università di Verona e la dott.ssa Antonella Elena Rossi, Psicologa clinica, criminologa e psicopedagogista.
I contributi offerti saranno multidisciplinari e cercheranno di far comprendere ai ragazzi e alle ragazze come la conoscenza di alcune dinamiche sia fondamentale per potersi proteggere e per prevenire il rischio di commissione di crimini collegati al mondo digitale.