PD, AVS E CIVICI IN VISITA CONGIUNTA AL CARCERE DOZZA DI BOLOGNA

“Il Governo Meloni continua a calpestare i principi costituzionali: per questa destra il carcere è solo un luogo di punizione, se non addirittura di vendetta. Il trasferimento dei giovani detenuti nel carcere per adulti della Dozza è la prova più evidente di una cultura repressiva, che cancella ogni funzione rieducativa della pena. La detenzione dovrebbe mirare al reinserimento, ma per Meloni contano solo le manette e la propaganda”.

Così Annalisa Corrado (Segreteria PD, MEP S&D) e Virginio Merola (Deputato PD), in merito al trasferimento di giovani detenuti nel carcere per adulti della Dozza di Bologna. I due deputati hanno visitato la struttura insieme a una ampia delegazione PD e AVS che comprendeva Marco Grimaldi (Deputato AVS), Simona Larghetti (Consigliera Regionale AVS), Mery De Martino (Consigliera Comunale a Bologna, PD), Detjon Begaj (Consigliere comunale a Bologna, Coalizione Civica), Giacomo Tarsitano (Consigliere Comunale a Bologna), Antonella di Pietro, (Consigliera Comunale a Bologna, PD), l’Avvocato Luca Sebastiani, Roberto Cavalieri (Garante delle persone sottoposte a misure restrittive della Regione ER), Antonio Ianniello (Garante  delle persone sottoposte a misure restrittive Comune di Bologna).

Le condizioni in cui abbiamo trovato i primi ragazzi trasferiti sono indegne: la struttura, che fino a pochi giorni fa ospitava detenuti in regime di alta sicurezza, è del tutto inadeguata a garantire le condizioni detentive previste per i ragazzi, che avrebbero diritto a più ampi margini di libertà. Una vergogna istituzionale”, aggiungono.

“Non è accettabile la formula detentiva proposta fino ad ora nella sezione per giovani adulti della Dozza. I 18 ragazzi che al momento vi sono non hanno ancora accesso ad attività educative ed il personale è in forte sofferenza per la frettolosa organizzazione che ha portato a questa situazione. È necessario che si dia corpo alle attività trattamentali, che non vi siano più trasferimenti e che si valutino urgentemente alternative dignitose”, è il commento di Giacomo Tarsitano (Consigliere Comunale a Bologna).

“Avevamo detto dall’inizio che era una scelta scellerata e così si sta rivelando. Nonostante gli sforzi del personale ci sono ragazzi che da due settimane non fanno alcuna attività dopo aver interrotto percorsi di studio e formazioni negli IPM di provenienza. A 18 o 20 anni non è pensabile passare 20/22 ore in una cella a non fare niente. Si rischia una situazione esplosiva”, aggiunge Mery De Martino (Consigliera Comunale a Bologna, PD).

“È inaccettabile che si stiano traferendo anche persone in custodia cautelare da tutta Italia, e con questi trasferimenti non si sta minimamente risolvendo il problema del sovraffollamento negli IPM. Di fatto si sta solo aggravando la situazione nelle carceri per adulti. Il rischio di un collasso è altissimo”, rincara Antonella di Pietro (Consigliera Comunale a Bologna, PD).

Il Governo aumenta reati e incarcerati ma si rifiuta di intervenire seriamente sulle strutture. La strategia è completamente sbagliata. Meloni e i suoi abbandonano una bomba sociale nelle mani di un personale che, seppur eroico, è totalmente sottodimensionato. Poi, quando sarà il momento, faranno finta di niente ancora una volta”, concludono Corrado e Merola.