Orcadi e Vestmannaeyjar, arcipelaghi misteriosi

Parlare di destinazioni come Scozia e Islanda come esperienze alternative, ormai, è un po’ come scoprire l’acqua calda. Nel secondo caso, di fatto, lo sarebbe letteralmente: non siamo certo qui a presentare come grandi novità le sorgenti termali della Laguna Blu, dei geyser o delle cascate di lava islandesi, non ce ne sarebbe il bisogno. Allo stesso modo, sarebbe ridondante decantare, per la Scozia, Loch Ness o le distillerie di Edimburgo.

Niente paura: nelle partenze speciali de Le Vie del Nord per la prossima estate ci sono tutte queste cose, ma c’è anche molto altro. C’è un approccio tellurico, intanto, che parte dal centro della Terra per spiegare le spettacolari manifestazioni geologiche in superficie di questi due angoli dell’Europa insulare, dalle frastagliate coste settentrionali scozzesi agli arcipelaghi vulcanici dell’Islanda del Sud. C’è la voglia di ascoltare il racconto di questi luoghi da parte di coloro che ci sono nati, che appartengono a queste terre esattamente quanto la rada vegetazione, pettinata dal vento e colorata dai fenomeni atmosferici.

È un’Europa periferica, quella di Scozia e Islanda, nazioni vassalle per lunghi secoli di sovrani inglesi e danesi, ai margini dei libri di scuola, ma delle quali ciononostante ampie aree sono entrate, in tempi recenti, nelle bucket list di tanti turisti.

Il tour operator Le Vie del Nord, specialista dei viaggi nel Nord del mondo e non solo, è fermamente convinto sia una grande opportunità affidare il racconto di queste terre alle persone del posto, coloro che le tracce della storia le portano nell’aspetto, nell’accento, nella cucina, nell’educazione e nelle attenzioni riservate agli ospiti. In fin dei conti, la Storia la si impara tanto guardando in faccia alle persone, quanto leggendola nei libri di scuola.

I cinque tour speciali di Le Vie del Nord per l’estate 2025, pensati per piccoli gruppi, abbineranno, infatti, all’accompagnatore dall’Italia, una guida locale, che farà da ponte tra visitatori e abitanti, abbattendo barriere linguistiche e culturali.

Tra questi, vi raccontiamo oggi i tour nella Scozia settentrionale e nell’Islanda del Sud.

Per chi si fosse perso il primo episodio, vi invitiamo a recuperarlo qui: Balcani, che sorpresa – La Norvegia dei Sami e quella dei Fiordi

 

Scozia: Highlands e Isole Orcadi

Cosa simboleggia davvero la disposizione a cerchio del sito archeologico neolitico delle Pietre Erette di Stenness, nelle Orcadi scozzesi? Peccato, non aver a disposizione un Highlander a cui chiedere, quando serve. Questo luogo straordinario, parte del sito UNESCO del Cuore delle Orcadi Neolitiche, è il punto di partenza di un viaggio Le Vie del Nord che proverà a svelarne il mistero proponendo una combinazione insolita, quella di Highlands e Orcadi, per esplorare un patrimonio che arriva dal neolitico ai giorni nostri, passando per vichinghi e castelli medievali.

Non possono mancare, nei nove giorni di viaggio con accompagnatore dall’Italia, iconiche distillerie di whisky e il fascino edimburghese, tra un salto a Loch Ness e uno nella commovente cappella degli italiani, realizzata e decorata durante la Seconda Guerra Mondiale dagli italiani prigionieri nelle Orcadi.

Partenza garantita il 2 settembre 2025.

Tariffe: a partire da 4475€

 

Islanda: splendido Sud e Vestmannaeyjar (Westman Islands)

La distanza dell’Islanda, nel cuore dell’Atlantico nord-orientale, rispetto al resto d’Europa, ha sicuramente significato per i suoi abitanti un isolamento che se, da un lato, ha reso le condizioni di vita molto dure per secoli, dall’altro ha conservato molto più intatte che altrove le caratteristiche culturali e linguistiche dell’isola. L’islandese, infatti, è la più “arcaica” tra le lingue germaniche, quella che più somiglia al comune antenato di tutte le altre. Gli islandesi, infatti, possono leggere letteratura medievale in originale, senza alcun bisogno di parafrasare o modernizzare la lingua (immaginate, in Italia, poter fare altrettanto con Dante e Petrarca!).

A chi parla l’inglese, del resto, appare chiara l’etimologia del nome Islanda: terra di ghiaccio, che però è anche, per gli amanti dei paradossi, una terra di fuoco, dove si contano più di cento vulcani attivi. È una terra senza mezze misure, l’Islanda, dove il bianco del ghiaccio è spesso interrotto soltanto dal nero intenso delle spiagge o dalle cascate di lava e dal blu che dà il nome alla laguna.

Tutto questo è vero soltanto per il giorno: quando il sole va giù, infatti, la calotta celeste regala spesso l’infinità dei colori dell’aurora boreale, uno dei più grandi spettacoli a cui sia possibile assistere in vita. Senza mezze misure, appunto. Questa avventura di sette giorni con accompagnatore dall’Italia, alla scoperta di Reykjavík, della costa meridionale islandese e delle isole Vestmannaeyjar (un arcipelago vulcanico da 15 isolette e 30 faraglioni emerso soltanto in epoche geologiche molto recenti) permette, con buona probabilità, di ammirare oltre all’aurora boreale anche gigantesche balene.

Partenza garantita il 12 settembre 2025.

Tariffe: a partire da 2955€