“Chi si ferma si ritrova”: prosegue il successo editoriale di Luca Gonzatto

Continua a far parlare di sé il primo libro di Luca Gonzatto Chi si ferma si ritrova (BUR Rizzoli), uscito a gennaio di quest’anno e reduce dall’essersi aggiudicato di recente il prestigioso Trofeo Alato del Premio Letterario Internazionale Città di Cattolica.

Un libro profondamente ispirativo ma estremamente pragmatico che vuole ribaltare il detto, tanto in voga ai tempi di Mussolini, “Chi si ferma è perduto”. Un manuale indispensabile per chiunque voglia iniziare a rallentare, meditare senza dover necessariamente conoscere ogni singolo dettaglio della pratica, come preannuncia il sottotitolo stesso Il metodo semplice e divertente per meditare dai 3 ai 13 minuti al giorno (e NON diventare un guru).

Quando vorremmo iniziare ad approcciarci alla meditazione la nostra mente inizia a frenarci con un sacco di scuse: “Non ho tempo”, “Non so come si fa”, “Non fa per me”. Risultato: non iniziamo mai o, se troviamo la motivazione per iniziare, alla terza sessione abbiamo già gettato la spugna.

E allora, come si fa? Luca Gonzatto si occupa da anni di consapevolezza e meditazione; conosce bene questi meccanismi di autosabotaggio, perché anche lui ha dovuto affrontarli e superarli, dopo che un brutto momento di crisi e burnout gli ha dato la sveglia.

«Questo libro nasce da un’esigenza profonda: quella di fermarmi e ritrovare me stesso. Per troppo tempo ho vissuto con l’idea che rallentare fosse un lusso o una debolezza, finché il mio corpo e la mia mente mi hanno chiesto di cambiare – ha confessato l’autore. Chi si ferma si ritrova è il risultato di quel momento di svolta: un invito semplice, alla portata di tutti, per tornare a dare valore al tempo, alla presenza, alla costanza. Sebbene il Trofeo Pegasus del Premio Letterario Internazionale della Città di Cattolica, non credo sia un manuale perfetto, ma un percorso autentico, fatto di esperienze vere e strumenti pratici. Il mio intento non è insegnare, ma condividere. Se anche solo una pagina potrà aiutare qualcuno a respirare un po’ più a fondo, allora ne sarà valsa la pena

Con il suo tono scanzonato e divertente e la sua esperienza sviluppata sul campo, ci accompagna pagina dopo pagina ad avvicinarci a tematiche oggi tanto “curative” come la lentezza, il saper lasciar andare, l’importanza di andare oltre il mito della performance, l’ascolto profondo, il valore dell’imperfezione e alla pratica della meditazione, grazie a un metodo riconosciuto da Daniel Lumera, che ha curato la prefazione, e da Lumera Institute. Il tutto arricchito con approfondimenti di esperti, psicologi ed educatori, illustrazioni, grafici, schemi riassuntivi, aneddoti e un’area multimediale contenente tracce guidate, video e una community dedicata.

In una società che corre sempre più in fretta, trascinando con sé ansia, stress e senso di smarrimento, questo libro vuole essere un invito semplice ma coraggioso a rallentare e prendersi cura di sé: questo percorso di 4 settimane aiuta a integrare la meditazione nella quotidianità, partendo da soli 3 minuti al giorno. Senza formule magiche né pretese, solo il desiderio autentico di stare bene con sé stessi e con gli altri.

Il progetto ha anche un impatto sociale: in ogni libreria dove si tiene una presentazione, vengono lasciate 5 copie come libri sospesi per chi è in difficoltà economica. Inoltre, ogni 15 persone che completano la “sfida dei 5 minuti” riuscendo a praticare 7 giorni consecutivi di meditazione viene piantato un albero.