FISCHI NOTTI BRAVE E KO, CHELSEA E UNITED CHE GUAI

Che brutto modo di festeggiare il compleanno. Ieri il Blackburn ha rovinato la festa a Sir Alex Ferguson per i suoi 70 anni, vincendo sul campo dello United (grazie anche a un’uscita a dir poco maldestra del portiere De Gea), ma anche chi di anni ne ha la metà del tecnico dei ‘Red Devils’, ovvero Andre Villas-Boas, non sta molto meglio. Anche il Chelsea è stato sconfitto tra le mura amiche, e il Ko è di quelli che lasciano il segno, visto che l’Aston Villa si è imposto per 3-1, scatenando il malcontento, espresso con sonori fischi, dei tifosi dei ‘Blues’. E’ quindi crisi per due grandi del calcio inglese alle prese con problemi di infortuni, che allo United sembrano essere una catena senza fine, e di ricostruzione, visto che al Chelsea alcuni campioni sembrano improvvisamente invecchiati mentre non tutti gli acquisti estivi si stanno rivelando indovinati. Ma non è tutto, perchè i tabloid forniscono un’altra versione del Ko dello United contro il Blackburn, maturata anche perchè Ferguson ha lasciato Wayne Rooney in tribuna.
Ufficialmente per un affaticamento muscolare, in realtà, secondo la stampa inglese, perchè Ferguson aveva saputo di un’uscita non concordata dell’attaccante, andato a cena con la moglie e due compagni (Evans e Gibson) e rientrato a casa a tarda ora. Si sarebbe quindi trattato di una misura disciplinare, ed ora c’è chi si spinge a ipotizzare che i rapporti tra Ferguson e il suo attaccante possano deteriorarsi fino al punto di un addio a fine stagione. ‘Rooney tornerà nella prossima partita – ha commentato Ferguson -. Io dico che la sconfitta con il Blackburn è stata una disastro, ma si spiega anche con il fatto che, per gli infortuni, non ho potuto disporre di nessuno dei miei quattro difensori centrali (Vidic, Ferdinand, Smalling ed Evans n.d.r.) dovendo quindi schierare gente fuori ruolo, come Carrick. Poi, sempre per gli infortuni ho dovuto far giocare Rafael (un terzino destro n.d.r.) a centrocampo’. La coperta era talmente corte che Ferguson ha dovuto rimandare in campo un mese prima del previsto il brasiliano Anderson, in recupero dopo un grave infortunio ad un ginocchio. ‘Siamo talmente a corto di giocatori – ha sottolineato Ferguson – che ho dovuto scommettere sulle condizioni di Anderson. Meno male che ha fatto del suo meglio’. Secondo Sir Alex la crisi è comunque passeggera: ‘non credo che giocheremo così male tante partite’. Il 20/mo scudetto rimane quindi possibile, Roberto Mancini ed il suo City sono avvisati. Chi invece ha già messo da parte i sogni di gloria in Premier League è Villas Boas. ‘Vincere il titolo nazionale mi sembra molto difficile – ha detto l’allenatore del Chelsea – ma ci rimangono altri obiettivi sostanziosi come la Champions League (l’avversario negli ottavi sarà il Napoli n.d.r.) e la Coppa d’Inghilterra. Quanto ai fischi dei tifosi – ha aggiunto -, credo che abbiano tutto il diritto di mostrare il loro disappunto. I nostri fans fanno parte della storia del club, ed è un peccato aver mostrato loro, contro l’Aston Villa, una prestazione del genere’.