STRETTA SU FURBI, ARRIVA NORMA CONTRO ABUSO DIRITTO

Vita dura per i furbetti del fisco. Arriva una stretta sull’elusione con una normativa di contrasto al cosiddetto ‘abuso di diritto’, che il governo intende introdurre dando impulso a tre disegni di legge già esistenti in Parlamento. La norma, applicata in Francia e Germania, avrà carattere generale, varrà per tutti i tributi e avrà come obiettivo anche quello di dare certezza tributaria ai comportamenti d’impresa, favorendo investimenti e sviluppo. Anche in Italia sarà tracciato con chiarezza il confine tra risparmio d’imposta legittimo e il vantaggio fiscale indebito. Così, se da una parte si riannodano le maglie di una normativa che i continui interventi di questi anni hanno allentato, dall’altro si dara’ certezza alle imprese, imponendo anche al fisco di di motivare gli accertamenti e di indicare con chiarezza la norma che è stata aggirata. L’introduzione nel nostro ordinamento di una normativa generale antielusione, contro il cosiddetto ‘abuso di diritto’, potrebbe comunque non arrivare con un provvedimento dell’esecutivo. Il governo, infatti, intenderebbe dare impulso a tre diversi disegni di legge attualmente in discussione alla Commissione Finanze della Camera, firmati da Maurizio Leo (Pdl), Ivano Strizzolo (Pd) e Giorgio Jannone (Pdl).
A sollecitare il confronto parlamentare, e ora a spingere il governo a questo intervento di ‘giustizia’ fiscale, sono state alcune sentenze della Corte di Cassazione che, richiamandosi ad alcune pronunce della Corte di Giustizia Europea, hanno individuato nel nostro ordinamento una clausola generale antilusiva che il legislatore non ha però mai codificato ma che sarebbe contenuta nell’articolo 53 della Costituzione, sulla capacità contributiva e la progressività dell’imposizione