‘La Procura ha aperto altri fascicoli nei confronti della Popolare di Milano, con accertamenti che proseguono in silenzio ma sono vicini alla conclusione’. E’ quanto emerge da un’anticipazione de l’Espresso, in edicola domani. ‘Il procedimento più importante è stato finora tenuto segreto – si legge nell’articolo -. L’ipotesi è di una frode fiscale realizzata trasformando gli interessi in dividendi per garantirsi una tassazione favorevole. Il meccanismo ricorda quello contestato dai magistrati a Unicredit con il sequestro di 245 milioni di euro: un provvedimento poi revocato in appello e su cui adesso si attende la decisione della Cassazione’. Da mesi, prosegue L’Espresso, gli inquirenti sono convinti che anche Bpm abbia realizzato operazioni simili: il fascicolo è nelle mani del procuratore aggiunto Alfredo Robledo a cui gli uomini della Guardia di Finanza hanno consegnato una lunga relazione. Gli accertamenti delle Fiamme Gialle erano già in corso quando Massimo Ponzellini, ancora presidente di Bpm, ha descritto davanti alle telecamere di Report il guadagno di 70-80 milioni di euro grazie a una manovra elusiva: l’Agenzia delle Entrate ne pretendeva 900, ma il caso e’ stato chiuso con una transazione da 170 milioni di euro. Un accordo tributario che non esclude responsabilita’ penali e nuovi guai per il vertice della Popolare.