Per il secondo anno consecutivo dopo il calo del 2009 – quando i consumi scesero del 5,7 per cento – nel 2011 la domanda di elettricità registra un segno più. I primi dati provvisori sul fabbisogno di energia elettrica nell’anno appena concluso fanno segnare un incremento dello 0,6 per cento rispetto al 2010, che a sua volta aveva chiuso con un + 3,2 per cento rispetto al 2009. Il totale dell’energia richiesta in Italia nel 2011 ammonta a 332,3 miliardi di kilowattora. Lo comunica Terna in una nota sottolineando che a trainare l’incremento sono la Sicilia (+2,2 per cento) e la Lombardia, che ha fatto segnare la crescita più consistente con un +2,6 per cento. Più contenuto l’aumento della domanda elettrica del Triveneto (+0,5 per cento), del Centro (+0,4 per cento) e del Sud isole escluse (+0,3 per cento). In flessione Sardegna (-1,4 per cento) e l’area Nord Ovest (-2,6 per cento). Secondo le prime stime, nel 2011 la domanda di energia elettrica e’ stata soddisfatta per l’86,3 per cento con produzione nazionale (di cui 64,7 per cento termoelettrica, 14,3 per cento idroelettrica, 2,9 per cento eolica, 2,8 per cento fotovoltaica e 1,6 per cento geotermica) e per la quota restante (13,7 per cento) dal saldo dell’energia scambiata con l’estero. In dettaglio, la produzione nazionale netta (289,2 miliardi di kWh) e’ in diminuzione dello 0,5 per cento rispetto al 2010; in aumento le fonti di produzione geotermoelettrica (+5,2 per cento), eolica (+5,7 per cento) e fotovoltaica (+394 per cento), in calo le fonti idroelettrica (-11,4 per cento) e termoelettrica (-1,6 per cento).
Per quanto riguarda invece il mese di dicembre 2011, la quantita’ di energia elettrica richiesta in Italia, pari a 27,3 miliardi di kilowattora, ha fatto registrare una flessione del 5,0 per cento rispetto ai volumi richiesti a dicembre 2010. La variazione della domanda elettrica di dicembre 2011 diventa -3,3 per cento depurata dall’influenza di due giorni lavorativi in meno (20 vs 22) e da una temperatura media mensile superiore di circa un grado centigrado rispetto a dicembre 2010. In termini congiunturali, la variazione destagionalizzata della domanda elettrica di dicembre 2011 ha fatto registrare un decremento dello 0,5 per cento rispetto al mese precedente. Il profilo del trend conferma un andamento negativo. Nel mese di dicembre 2011 la domanda di energia elettrica e’ stata soddisfatta per l’84,7 per cento con produzione nazionale e per la quota restante (15,3 per cento) dal saldo dell’energia scambiata con l’estero. In dettaglio, la produzione nazionale netta (23,4 miliardi di kWh) si e’ contratta dell’11,3 per cento rispetto allo stesso mese del 2010; in aumento le fonti di produzione eolica (+29,8 per cento) e fotovoltaica (+458,7 per cento), in flessione le fonti idroelettrica (-31,9) e termoelettrica (-11,8 per cento); invariata la produzione geotermica (0,0 per cento). A livello territoriale, la variazione di dicembre 2011 e’ risultata ovunque negativa e poco differenziata: -5,6 per cento al Nord, -4,2 per cento al Centro e -4,5 per cento al Sud. Nell’arco dei dodici mesi del 2011 la domanda di energia elettrica e’ risultata in progresso del +0,6 per cento rispetto al 2010; a parita’ di calendario la variazione risulta pari a +0,7 per cento.