La protesta siciliana non va cavalcata, va governata. Chi la strumentalizza rischia di bruciarsi le mani perchè non ha la coscienza a posto”. E ciò vale tanto per chi ha responsabilità di governo regionale, quanto per chi le ha avute a livello nazionale nell’esecutivo Berlusconi”. Così Gianpiero D’Alia, presidente dei senatori dell’Udc e coordinatore regionale del partito in Sicilia.
“Se gli autotrasportatori, i pescatori, gli agricoltori e i commercianti siciliani si trovano in questa situazione – dice – non è certamente per responsabilità dell’attuale governo, che è in carica da poco più di un mese, ma di coloro che non hanno fatto nulla, pur avendone la possibilità, negli ultimi tre anni e mezzo. Ci vuole maggiore serietà: chi pensa di giocare al gioco del cerino, strumentalizzando i manifestanti, resterà vittima delle proprie furbizie. Perchè si sa le bugie hanno sempre le gambe corte”.
"Intervenga il governo per fermare la protesta, anche facendo ricorso alla precettazione – conclude D’Alia -. Se la protesta continuasse, sarebbe molto grave, vista l’apertura di una trattativa con il governo nazionale. Non c’è tempo da perdere, sull’Isola iniziano a mancare i principali generi alimentari ed è a rischio la sicurezza del territorio e la salute dei siciliani”.