“Non è più tempo per alcuna categoria professionale di tenere in ostaggio un paese intero, né movimenti come quello dei Forconi possono rappresentare la soluzione alla crisi che tutti stiamo subendo. Simili atteggiamenti non fanno che aggravare la situazione di imprese e consumatori”. In una nota congiunta, Adoc, Cittadinanzattiva e Movimento Consumatori bocciano senza appello le proteste nel settore dei trasporti di questi giorni, e invitano il Governo a non indietreggiare sulla strada delle liberalizzazioni ma ad intensificare controlli per impedire speculazioni sui prezzi. Infatti l’86% dei trasporti commerciali in Italia avviene su strada e se "Tir selvaggio" dovesse andare ancora avanti è facile immaginare una impennata dei prezzi dei prodotti più deperibili come latte, frutta e verdura, mentre molti consumatori stanno già facendo scorte di alimentari e carburante.
La protesta dei camionisti con i blocchi in autostrada, abbinata a quella dei tassisti nelle città non fa che dimostrare ancora una volta la debolezza strutturale di un paese troppe volte ostaggio di categorie professionali, rendite e privilegi. È necessario un chiaro intervento sia del Ministero dell’Interno per garantire legalità e sicurezza, sia dell’Autorità di Garanzia sugli scioperi per ripristinare le tutele di quanti – senza alcuna responsabilità – stanno subendo gli effetti di simili proteste. Nella forma, oltre che nelle espressioni utilizzate, la protesta nel settore trasporti è la classica dimostrazione di come sia ancora lontano dal realizzarsi quel necessario equilibrio tra il diritto allo sciopero e i diritti fondamentali dei cittadini. Adoc, Cittadinanzattiva e Movimento Consumatori auspicano l’avvio di un tavolo di trattative tra le categorie oggi in sciopero, Governo e i rappresentanti sia dei lavoratori che dei consumatori, e al tempo stesso il ripristino nel più breve tempo possibile della libera circolazione di persone e mezzi.