"Alle prese con il momento più difficile di un Pdl in preda al panico – scrive il Corriere -, diviso tra chi si dichiara ipermontiano (Frattini), chi non vuole ‘morire montiano’ (Matteoli), chi flirta con il Terzo Polo (Miccichè, tentato dall’alleanza con Casini a Palermo), chi ancora mira al patto con la Lega (La Russa), chi auspica un ritorno allo ‘spirito del `93, altro che melassa centrista’ (Ronchi), chi pensa invece a un ‘grande partito riformista e moderato’ con l`Udc (Cicchitto) e chi, ieri Formigoni su Repubblica, provocando la levata di scudi di tutto il partito, candida alle primarie Corrado Passera, Angelino Alfano più che un segretario sembra Ercole alle prese con dodici e più fatiche. n compito, improbo, di tenere calmo un partito terrorizzato dal futuro, a partire da quello prossimo che minaccia un bagno di sangue alle amministrative, p riuscito solo in parte: rotture, scissioni, transumanze non ci sono state, ma un`infinita confusione mista a terrore su quello che dovrà essere il partito in futuro, sulle alleanze, sulla leadership, c`è e si fa sentire. Mentre si svolgono un po` in tutta Italia i congressi provinciali (ieri a Milano è andato in onda un duello a quattro), all`orizzonte si profilano due montagne da scalare: il voto alle amministrative, da affrontare senza accordi organici con Lega e Udc; la ristrutturazione del centrodestra, che molti vorrebbero salvato da un messia, si chiami Passera (per il quale, assicurano alcuni, lo stesso Berlusconi si starebbe spendendo) o no. Sulla candidatura alle primarie: ‘Ora sto facendo il segretario’ Per affrontare l`oggi se non il domani Alfano a ‘Che Tempo che fa’ detta qualche punto fermo. Il primo: il Pdl da totale appoggio a Monti, anche se dovesse significare la fine dell`alleanza con la Lega e la de’ba’cle alle amministrative: ‘Se dovessimo pagare questo conto per il bene dell`Italia lo pagheremmo perchè siamo convinti di aver fatto la scelta giusta. L`Italia merita anche il piccolo sacrificio di un partito’. Sul caso Passera invece Alfano usa il fioretto. Forte del consenso che da tutto il Pdl gli è arrivato perchè, come dice Paolo Bonaiuti, se ‘abbiamo scelto per acclamazione, con speranza ed entusiasmo Angelino a luglio per guidarci, non si vede il motivo per cui discuterne’, il segretario dice che si’, certo, il ministro potra’ candidarsi alle primarie ‘se si iscrivera’ al Pdl’, e comunque non e’ detto che la stessa cosa faccia lui: ‘Non ho ancora deciso. Ora sto facendo il segretario e voglio farlo bene’. Piuttosto, e’ la stoccata, peccato che ‘Formigoni non si candidera’ piu’. E a proposito di leadership future: ‘Come profilassi nei confronti del governo sconsiglio a tutti di candidare Monti: lui stesso credo ambisca a non essere candidato’".