Il sottoscritto Ivano Cantello, Consigliere Comunale della città di Messina (Sicilia Vera), interviene per stigmatizzare ancora una volta che non è più tempo di tergiversare, o lasciarsi andare ad iniziative di mediazione politica in quanto il problema oramai è da affrontare in maniera squisitamente tecnica. Vi sono delle deliberazioni e delle richieste di chiarimenti strettamente connesse l’una con l’altra a cui bisogna rispondere punto per punto, e questo deve avvenire nel più breve tempo possibile e con il supporto degli organi tecnici competenti per legge, per non incorrere nelle responsabilità previste dal decreto legislativo “premi e sanzioni”, n.149 del 6 settembre 2011. Sembrerebbe emergere la volontà di imputare al Consiglio Comunale responsabilità che non ha. Per quanto mi riguarda non lo permetterò mai. Dopo aver fatto un escursus in commissione oggi delle azioni che da Consigliere Comunale e componente della Commissione Bilancio ha condotto alla luce delle deliberazioni delle Sezioni di controllo (interventi in commissione ed in consiglio, interrogazione all’Assessore alle Politiche Finanziarie, al Collegio dei Revisori ed al Presidente del Consiglio, per avere chiarimenti sulla posizione della Giunta Comunale, dei Responsabili di settore e del Collegio dei Revisori, in relazione alle deliberazioni ed alle richieste di notizie e chiarimenti della Corte dei Conti che certifica irregolarità e anomalie nei conti pubblici, bilancio di previsione 2011 e rendiconto consuntivo 2010, e soprattutto per chiedere con urgenza, quali misure correttive ognuno per la parte di propria competenza, considerate le normative di riferimento e la scadenza dei termini – Giunta Municipale, Responsabili dei settori, Collegio dei Revisori – intende proporre al Consiglio Comunale, per affrontare le criticità delle situazioni rilevate dalle Sezioni di Controllo della Corte dei Conti. Una proposta di delibera per le società partecipate ed aziende speciali del Comune di Messina ai fini del contenimento della spesa e per il rispetto dei principi i di economicità, efficacia, imparzialità, pubblicità e trasparenza – presentata in data 16 gennaio 2012 ancora non esitata-, un atto deliberativo inerente l’attuazione dell’art.15, comma 8 quinquiesdecies della Legge n.102 del 3 agosto 2009, concernente la definizione agevolata dei verbali per violazione al Codice della Strada e sanzioni amministrative – presentata in data 16 gennaio 2012 ed ancora non pervenuta in commissione), ha evidenziato ai colleghi – che il Civico Consesso a suo parere – da una attenta lettura delle missive intercorse tra i vari soggetti istituzionali e quindi inviate ai vari Consiglieri, è sotto duro attacco da parte di coloro che vogliono imputare responsabilità non dovute, e che vogliono scaricare le eventuali responsabilità. Ci sono ritardi e difetti nelle comunicazioni, mancate predisposizione di atti concreti che non hanno permesso a tutti i Consiglieri Comunali di avere un reale quadro della situazione economico finanziaria dell’Ente (es. relazioni e richieste dell’organo di revisione che i Consiglieri disconoscono, ed ancora la relazione della seg.gen.- rag.gen. pervenuta per il tramite della Pres. del Consiglio indirizzata ai Vice Presidenti ed ai Capigruppo, che non è stata inviata né al Presidente della Commissione Bilancio ed al presidente della Commissione Partecipate, né a tutti i Consiglieri Comunali ed all’Organo di revisione – considerato che ogni Consigliere può presentare proposte o valutazioni, e che l’organo di revisione dovrebbe essere a supporto tecnico del Consiglio Comunale e delle Commissioni Competenti). Il Consiglio Comunale, attende dagli organi competenti indicazioni ed atti reali da esitare e farà sicuramente di tutto per non essere individuato quale capro espiatorio. E’ evidente che la maggior parte delle misure correttive richieste dalla Corte dei Conti è competenza della Giunta Municipale, che per il tramite dei tecnici deve proporre opportune azioni. Che non passi il messaggio che il Consiglio Comunale, sia responsabile qualora non venga messo nelle condizioni di poter svolgere appieno il proprio ruolo. Lo stesso esponente politico, oggi, in Commissione Bilancio, ha evidenziato ancora una volta tale situazione, evidenziando che bisogna agire con urgenza e senza ritardo, convocando delle commissioni ad oltranza se il caso (commissione bilancio congiunta alla commissione partecipate) per imprimere un accelerazione e chiarire punto per punto le osservanze della Corte dei Conti, alla luce anche della relazione inviata dalla segreteria generale – ragioneria generale, in ordine ad alcune conferenze svolte nel mese di dicembre del 2011, ove i dirigenti hanno presentato apposite relazioni ( che per risultano tardive e non esaustive – dovevano inviarle prima all’attenzione di tutti i Consiglieri ), al fine di valutare con il supporto tecnico del Collegio dei Revisori se è possibile prenderle in considerazione o meno ai fini dell’adozione di eventuali misure correttive, o quindi valutare altre ipotesi previste per legge. La strada è tracciata. Bisogna produrre atti non parole. Un atto concreto quindi agli atti del Consiglio Comunale, proposta di delibera presentata in data 9 febbraio 2012, ove si inchiodano i soggetti competenti alle proprie responsabilità. Tale atto anticipo sembrerebbe stato apprezzato dai vari colleghi Consiglieri Comunali, che hanno espresso la volontà di sottoscriverlo. Non è certo responsabile il Consiglio Comunale in questo caso per l’eventuale mancata adozione delle misure correttive nei tempi dettati dalla Corte dei Conti, ove in attesa della individuazione da parte degli Organi Istituzionalmente Competenti, delle idonee misure correttive da proporre al Consiglio per l’adozione, si demanda concretamente con apposito atto amministrativo la Giunta Comunale, i Responsabili dei Settori ed il Collegio dei Revisori dei Conti, di individuare le misure correttive, così come ordinato dalle Sezioni di Controllo della Corte dei Conti, da proporre al Consiglio Comunale che assumerà le relative determinazioni in merito, che oltre che di valutare ogni eventuale azione ed iniziativa da intraprendere anche ai sensi e per gli effetti dell’art. 244, 245, 246, 247 e 248 del TUEL. Tale atto è stato emendato dopo che si è avuta conoscenza della relazione citata per renderlo completo. E’ quindi pronto per essere votato. Consiglio quindi non è che non fa nulla: ha prodotto quello che c’era da produrre in relazione alle proprie competenze. Ed adesso ATTENDE le soluzioni. Che si predisponga quindi al più presto anche il consuntivo, per fare in modo che si chiarisca la reale situazione economico finanziaria dell’Ente.