"Alla fine si è fatta chiarezza, proprio nell’anniversario dei Patti Lateranensi". E’ il commento del sito di Famiglia Cristiana sulla vicenda Ici. Secondo il settimanale dei Paolini si è fatta chiarezza "almeno per quanto riguarda la legge. Sui mass media no: a leggere certi giornali il polverone è ancora notevole, sembrava che finalmente la Chiesa fosse stata messa in condizione di non evadere l’Ici". In realtà l’emendamento del Governo "che chiarisce in maniera definitiva la questione" è un "capolavoro di concertazione tra Stato e Chiesa. Serve, tra l’altro, ad impedire che l’Unione europea intervenga con una procedura di infrazione per violazione della concorrenza ed illegittimo aiuto di Stato". Famiglia Cristiana ricorda che finora, "c’era chi considerava estensivamente la norma in favore dell’esenzione. Si era creata insomma una specie di "zona mista" che si prestava a interpretazioni diverse o quanto meno ambigue. Ora non piú. L’emendamento infatti dice che l’esenzione è riservata ai soli enti "non commerciali", non importa se misti o prevalenti. In quel caso l’ICI (ora si chiama IMU) va pagata. Ma attenzione, ed ecco una novità: solo per la frazione dedicata all’attività commerciale, attraverso parametri fissati dal ministro dell’Economia. Proprio cosí: la ormai celeberrima cappelletta viene esclusa dal conteggio. Paradossalmente, in alcuni casi, gli istituti misti che pagavano l’Ici (proprio perchè l’attività commerciale era prevalente su quella cultuale, sportiva, assistenziale etc.), ora avranno diritto a uno sconto".