Nonostante qualche progresso, è ancora necessario un maggiore impegno per combattere l’istigazione all’odio e proteggere Rom e immigrati dalla violenza e dalla discriminazione. Si apre così il rapporto dell’ECRI (Commissione europea contro il razzismo e l’intolleranza del Consiglio d’Europa) sull’Italia. Il Presidente ad interim, François Sant’Angelo, ha osservato che l’Italia dispone ora di un’efficace normativa contro la discriminazione e la violenza razzista nello sport. Però, nonostante i tribunali abbiano annullato molte misure discriminatorie precedentemente adottate dal Governo e da alcuni sindaci, aumentano i discorsi razzisti in politica. Gli immigrati sono sempre presentati come fonte di insicurezza. Questo linguaggio discriminatorio influenza l’opinione pubblica. Ecco perchè ci sono state aggressioni violente contro Rom e immigrati. Anche un certo numero di comuni e di regioni abbiano adottato programmi messi a favore dell’inclusione sociale, i Rom continuano a subire discriminazione ed emarginazione. I campi nomadi, seppure autorizzati, sono relegati in aree lontane dai centri urbani. Mentre i campi abusivi, sono oggetto continuo di sgomberi forzati e demolizioni. La politica dei respingimenti, inaugurata nel maggio del 2009, che prevede di rimandare nel paese di origine i battelli intercettati in mare aperto tra l’Italia e la Libia, ha privato un certo numero di persone della possibilità di fare valere il loro diritto d’asilo.