"E’ davvero preoccupante l’insofferenza anticlericale che ha animato il dibattito nazionale in questi giorni poiché rivela che sono tanti nel nostro Paese coloro che si ostinano a non riconoscere il preminente ruolo sociale della Chiesa Cattolica: così facendo si rischia seriamente di tagliare dall’albero il ramo su cui siamo seduti". E’ quanto dichiara il Presidente Nazionale dell’Associazione "Cattolici in Movimento" Luigi Cerciello in riferimento al recente clima di polemiche innescato dagli attacchi di Adriano Celentano al clero e alle testate cattoliche e dall’annuncio dell’Esecutivo di un imminente emendamento a modifica del regime di esenzione dall’IMU per gli enti non commerciali, tra cui anche la Chiesa. "Il palcoscenico dell’Ariston, vale a dire una delle dimensioni pubbliche più note quanto tremendamente distanti dal Paese reale, ha conosciuto l’acne dello spettacolo con la vibrante requisitoria lanciata contro presuli e giornali cattolici mentre, da giorni, l’apertura del Governo alla riforma dell’imposta sugli immobili ecclesiastici ha calamitato consensi anche e soprattutto di tanti personaggi in cerca d’autore fomentati da pregiudizio anticattolico. Ebbene – afferma Cerciello – vogliamo ancora una volta ricordare a tutti che la Chiesa Cattolica è Istituzione che come poche gode della grande fiducia dei cittadini italiani, una fiducia guadagnata con innumerevoli opere ed interventi sociali. Ciò stante, è comunque auspicabile che quanto accaduto in questi giorni sproni tutti i cattolici ad una importante riflessione. La popolosa Italia degli ultimi, degli indigenti senza voce, dei malati ridotti a pratiche, sta rischiando ormai di scomparire dal cono ottico dell’attenzione pubblica e se è vero che questa grave minaccia è stata sempre e meritoriamente fronteggiata dalla comunità cattolica, è altrettanto vero che lo storico e insostituibile ruolo di testimonianza di quest’ultima oggi è letteralmente assorbito dalla diffusa e fagocitante smania di definire impegno e posizione dei cattolici nell’arena politica".