NO AIUTI DI STATO PER LA CHIESA, NÉ PER SAGRE

La Commissione europea ha individuato come “aiuto di Stato” alcune esenzioni a favore degli istituti ecclesiastici, dei circoli privati, degli impianti sportivi e delle sagre. Il decreto sulle semplificazioni fiscali, invece, cercherà di correggere la facilitazione per gli immobili della Chiesa, ma non terrà nella stessa considerazione le facilitazioni per gli altri soggetti indicati.
Per questo motivo la Fipe Nazionale, Federazione dei pubblici esercizi aderente a Confcommercio, ha scritto al Presidente del Consiglio, Mario Monti, nonché Ministro dell’Economia, e ha ricordato come la Commissione Europea considera, con il comma 4 dell’articolo 159 del Tuir, come ‘aiuto di Stato’ il regime di esenzione e di agevolazione per la somministrazione di alimenti e bevande da parte di alcuni soggetti che così creano una concorrenza sleale a danno delle imprese che svolgono la medesima attività commerciale. «Siamo sicuri – afferma il Presidente Fipe Regionale, Dario Pistorio – che sarà posta in essere una misura correttiva al testo del dl anche nei confronti di circoli privati e sagre, come ci richiede l’Europa».