"Le denunce presentate nei giorni scorsi dai responsabili della Cogip di Catania dimostrano che soltanto con il rispetto della legalità si può battere l’arroganza delle cosche. E che con coraggio ci si può liberare di chi frena lo sviluppo del Mezzogiorno". Lo ha detto Gianpiero D’Alia, coordinatore siciliano dell’Udc, dopo gli arresti di alcuni presunti esponenti della malavita locale, accusati di associazione mafiosa e tentata estorsione.
Secondo l’accusa, la Cogip avrebbe subito richieste e pressioni per versare alle cosche il 4% dell’importo dell’appalto per realizzare opere di ammodernamento della statale 106 tra Reggio Calabria e Melito Porto Salvo.
"Oggi più che mai, di fronte alla grave crisi economica e finanziaria e alle difficoltà di tante aziende penalizzate dai pagamenti ritardati da parte dello Stato, la politica ha il dovere di vigilare una volta di più e di sostenere lo sforzo di tanti imprenditori meridionali che non vogliono far altro che lavorare onestamente", ha concluso D’Alia.