"La notizia apparsa sul sito della regione Toscana, secondo la quale la regione è in procinto di siglare un protocollo d’intesa con i Rappresentanti della Grande Distribuzione Organizzata avente l’obiettivo di facilitare l’apertura di punti vendita carburanti all’interno delle aree dei centri commerciali, ha destato grave sconcerto presso tutti gli operatori indipendenti, titolari del 50% degli impianti di distribuzione dei carburanti", sottolinea Franco Ferrari Aggradi Presidente di Assopetroli -Assoenergia, l’Associazione che raccoglie le imprese indipendenti del comparto, ivi comprese le c.d. pompe bianche o no-logo."Il grave sconcerto degli indipendenti deriva principalmente da due ordini di motivi: la modalità con cui si è deciso di intervenire nel settore, interloquendo soltanto con una categoria di operatori, ignorando che la quasi totalità degli impianti sono di proprietà di compagnie petrolifere e di operatori privati diversi dalla Grande Distribuzione Organizzata; la revisione della normativa in tema di carburanti è finalizzata ad eliminare l’obbligo relativo all’installazione di un prodotto ecologico, gpl o metano, negli impianti di nuova costruzione. Questa normativa, in vigore da poco più di due anni, è rispettata da tutti gli attori della distribuzione (dalle compagnie petrolifere ai gestori di impianti). Tale eventualità – precisa Franco Ferrari Aggradi – appare perciò a favore solo di pochi operatori che cercano di sfuggire, attraverso la promessa di prezzi scontati rispetto a prezzi medi non verificabili, da quelle poche regole che vanno incontro, unicamente, alle esigenze del consumatore che oggi richiede impianti moderni dotati di tutti i prodotti, in particolare di quelli a più basso costo, e servizi". Ferrari Aggradi, inoltre, ricorda al Presidente della Regione Toscana, che la scelta di introdurre sui nuovi impianti prodotti ecocompatibili, è stata adottata dalla maggior parte delle Regioni per rispondere, in maniera efficace, alla lotta contro l’inquinamento atmosferico e per contribuire all’incremento dell’offerta richiesta dagli automobilisti che hanno investito nelle auto a gpl o metano, ed è proprio nell’ottica di questa motivazione che gli operatori del settore hanno accettato queste regole, anche se economicamente onerose, per un senso di responsabilità verso l’interesse generale. Il documento presentato recentemente dalla Conferenza delle Regioni e delle Province autonome, in occasione dell’audizione presso il Senato sulle “liberalizzazioni” decise dal Governo, difende proprio tali misure e conferma la volontà di mantenere la previsione dell’obbligo ai fini della tutela ambientale e della salute pubblica. "Il nostro comparto è già libero, prosegue Ferrari Aggradi, sottolineando che l’incremento del numero di pompe bianche e l’ingresso di nuovi operatori ne sono la prova. Il problema del prezzo dei carburanti, in cui componente fiscale e costo della materia prima rappresentano il 92% del prezzo al consumo, non si risolve attraverso la desertificazione del servizio sul territorio attivando anche accordi sulla fissazione dei prezzi, peraltro, materia questa, fonte di possibili profili anticoncorrenziali. Nell’invitare pertanto il Presidente della Regione Toscana a riconsiderare alla radice tale decisione, Ferrari Aggradi conclude sottolineando che "l’intera materia è in questo momento all’esame del Senato in sede di conversione del decreto legge sulle “liberalizzazioni”, nei cui confronti, tra l’altro, Assopetroli-Assoenergia ha già espresso piena condivisione.".“Una volta approvata la Legge di conversione con la quale sarà definitivamente disciplinata la materia nel suo complesso, potranno essere attivati – ai vari livelli istituzionali – i necessari “tavoli tecnici” da estendere a tutti i Soggetti del Settore (e non soltanto alla Grande Distribuzione Organizzata) per ricercare nuove e concrete forme di riduzione dei costi del. carburante a favore del consumatore finale, considerando, peraltro, i prodotti eco-compatibili (Metano e GPL) preziose risorse sia in termini di vivibilità e salubrità dell’aria sia in termini di concreto e tangibile risparmio”.