Oltre 1 miliardo di bambini vive nelle aree urbane e, nel mondo, 1 persona su 3 che abita in citta’ vive in uno slum (baraccopoli). In Africa 6 su 10. E’ quanto emerge dal rapporto Unicef ‘La condizione dell’infanzia nel mondo 2012: Figli delle città’, presentato in contemporanea in tutto il mondo e in Italia, a Roma. Oggi, si legge, il 50% di tutta la popolazione mondiale vive in aree urbane ed entro la meta’ di questo secolo arrivera’ a oltre due terzi. La popolazione urbana, si legge, è costantemente in crescita. Ogni anno aumenta di circa 60 milioni di persone, soprattutto nei paesi a medio reddito. L’Asia ospita la metà della popolazione urbana mondiale, nonchè 66 delle 100 zone urbane che crescono più rapidamente, 33 delle quali si trovano nella sola Cina. Circa un terzo della popolazione urbana mondiale già oggi vive negli slum (in Africa questa percentuale sale al 60%), dove si concentrano poverta’, emarginazione e discriminazione. Entro il 2020 quasi 1,4 miliardi di persone vivranno in insediamenti non ufficiali e negli slum. Quasi il 10% della popolazione urbana vive in magalopoli, ognuna con più di 10 milioni di abitanti, che si sono moltiplicate in tutto il pianeta. A New York e a Tokyo, che rientrano nella lista dal 1950, si sono aggiunte altre 19 megalopoli, tutte (tranne tre) in Asia, America latina e Africa. Eppure la maggior parte dello sviluppo urbano si sta verificando non nelle megalopoli ma in città più piccole, in cui vive la maggioranza dei bambini e giovani urbani. Le popolazioni dell’Europa occidentale e delle Americhe sono già quasi completamente urbane. La metà della popolazione urbana del mondo vive in Asia. Soltanto la Cina ha una popolazione urbana che si aggira attorno ai 630 milioni di persone (2011). L’Africa ha una popolazione urbana piu’ grande del Nord America o dell’Europa occidentale.