QUATTRO MILIONI OGNI ANNO IN UE CON INFEZIONI OSPEDALIERE

Sono 4 milioni i pazienti che ogni anno nell’Unione europea contraggono infezioni ospedaliere, e circa 37mila i decessi collegati direttamente a queste infezioni. Le più frequenti riguardano le ferite chirurgiche, il tratto urinario, l’apparato respiratorio, quello gastrointestinale e quello circolatorio. E’ quanto emerge dal rapporto pubblicato dall’Healthcare-associated Infections Surveillance Network dell’Ecdc sulla sorveglianza delle infezioni correlate all’assistenza in Europa. I microorganismi isolati più frequentemente sono i batteri Escherichia coli, Staphylococcus aureus, Pseudomonas aeruginosa, Enterococcus, stafilococchi ‘coagulasi-negativi’ e Candida. Per quanto riguarda invece i dati sulle infezioni da ferite chirurgiche (surgical site infection o ssi), il rapporto pubblica i dati del 2008-2009 di 13 paesi europei (tra cui l’Italia), su 655.637 operazioni in 1.785 ospedali. L’intervento di protesi d’anca è quello più segnalato nel sistema di sorveglianza, e rappresenta il 33% delle operazioni, seguito da quello di protesi al ginocchio (24%), taglio cesareo (20%), colicistectomia (10%), chirurgia del colon (6%), bypass coronarico (5%) e laminectomia (1%). Dai dati pero’ emerge che complessivamente, l’incidenza cumulativa di infezioni di ferite chirurgiche piu’ alta si ha per la chirurgia del colon (9.7%) e quella piu’ bassa per la protesi al ginocchio (0.8%). E’ invece calata l’incidenza di essi dopo taglio cesareo, protesi d’anca e ginocchio.