Sono un cittadino di Mistretta (Me). Stiamo attuando una forma di protesta civile restituendo i certificati elettorali al Presidente della Regione Siciliana (a oggi siamo arrivati a più di 700, ma stiamo continuando in tutto il comprensorio dei Nebrodi occidentali), giacché riteniamo di essere stati abbandonati dalla politica messinese. Ci hanno chiuso il punto nascita dell’ospedale, quando ci toccava per decreto assessoriale la deroga in quanto comune montano in zona disagiata; hanno appena tolto dal programma di edilizia carceraria la costruzione del previsto nuovo carcere, quando siamo l’unico comune d’Italia che ha deliberato di cedere gratuitamente l’area in cui era prevista la costruzione al Ministero della Giustizia. E allora se non siamo rappresentati da nessuno, non andremo più a votare nessun rappresentante. Ma purtroppo questa protesta è stata oscurata da tutti i media, probabilmente perché potrebbe dare fastidio in un periodo in cui fra pochi mesi si andrà a votare per le amministrative. Il nome del movimento costituitosi deriva dal fatto che F251 è il codice di Mistretta nella parte finale del codice fiscale di tutti coloro che nascono a Mistretta, ma se ciò non avverrà più scomparirà anche l’F251.
Cordiali saluti
Lettera firmata
Comprendiamo il vostro malessere: la politica è diventata solo scambio di favori. Scandali, mazzette, corruzione dilagante. E poi, soprattutto, tanta mediocrità tra i cosiddetti cervelli prestati alla pubblica amministrazione. Premi e mazzette per tutti sembra voler essere il grido per le prossimi elezioni. Ecco come spesso si arriva al voto: delusi! Coraggio, non tutti sono da rottamare!