CORRUZIONE: CANCELLIERI, PRONTA TASK FORCE MA CITTADINI CI AIUTINO

Il ministero dell’Interno sta cercando di "recuperare e rendere operative ed efficaci le funzioni del disciolto alto commissario per la lotta alla corruzione. Il progetto prende corpo e sostanza in questi giorni e prevede un’analisi del fenomeno e iniziative di carattere ispettivo". Lo ha annunciato in un’intervista a ‘la Repubblica’ il ministro dell’Interno Annamaria Cancellieri, commentando il presunto sistema di tangenti a Milano, e guarda con sconcerto "al ripetersi, vent’anni dopo Tangentopoli, di gravi episodi di corruzione" restando stupefatta per "l’improntitudine di certi comportamenti". Ma "per aiutare il governo a fermare la corruzione", il ministro chiede ai cittadini un salto di responsabilita’: "se il Paese, se tutti ci aiuteranno, allora si potranno ottenere risultati importanti". E sulla task force anticorruzione spiega: "Il progetto prevede un organismo centrale presso la Funzione pubblica e tante diramazioni periferiche quante sono le prefetture. Stiamo mettendo a punto una serie di accordi, ai quali chiameremo gli enti locali, perchè spontaneamente ci chiedano di entrare in un meccanismo di controllo. Alla Gdf affideremo le ispezioni". Quindi sugli appalti della Tav risponde a Saviano: "Sono certa che il suo messaggio è quello di non perdere una grande occasione per garantire un impegno e fare un salto in avanti su un tema così delicato. Fare una grande opera pubblica, importante per il nostro Paese, nel pieno rispetto della legalità". La Cancellieri poi esclude risolutamente che, per bloccare la mafia sia meglio rinunciare ai lavori: "Sarebbe drammatico lasciar perdere opere che portano sviluppo e crescita per il timore delle infiltrazioni mafiose. Dobbiamo avere fede nelle nostre capacità di contrasto e impegnarci ai massimi livelli per garantire ai cittadini che il denaro speso andrà a buon fine. Gli strumenti giuridici ci sono, li renderemo ancora più incisivi ed efficaci".

A proposito del commissario Virano, che porta come garanzia che sulla Tav tutto è in mano ai francesi, la Cancellieri puntualizza: "Non posso accettare che la mano d`Oltralpe sia pulita e la nostra sporca. Le gare avranno sede in Francia, ma saranno aperte a tutti gli operatori. Comunque tutte le opere sul territorio italiano saranno soggette alle leggi italiane, comprese, ovviamente, tutte le norme antimafia".

Il ministro interviene poi sulla questione dei certificati antimafia, che il procuratore Grasso vuole abolire: "Sul certificato è in corso un approfondimento. Di sicuro esso, visto solo come un pezzo di carta, non può dare garanzie assolute. Servono altri sistemi di controllo che blocchino tentativi di infiltrazione pur se l`appalto è stato vinto da un`impresa pulita".