"Resta da chiedersi quale sia il ruolo del Cavaliere in questa storia. Non dobbiamo dimenticare che dietro questa faccenda in ballo ci sono Tv e giustizia, due temi, come abbiamo detto, che da sempre gli stanno a cuore". E’ la conclusione dell’editoriale "Chi vuole la testa di Riccardi" pubblicato sul sito di Famiglia cristiana e dedicato al caso che vede protagonista il ministro della Cooperazione. Ricostruendo la vicenda, il settimanale ripercorre le ragioni che hanno portato Angelino Alfano a disertare il vertice col premier Monti, Bersani e Casini. Definisce inoltre quello del Pdl un "pretesto" e afferma che i 46 berluscones firmatari della richiesta di sfiducia "si stracciano le vesti" nonostante Riccardi sia il "ministro che piu’ rappresenta la distanza tra il governo dei tecnici e loro". "Avevamo avvertito che ‘la casta’ avrebbe rialzato la testa, dopo averci portato sull’orlo del baratro ed essersi nascosta per qualche tempo dietro le quinte del governo Monti – scrive il settimanale -. Per 46 parlamentari del Centrodestra il momento per uscire allo scoperto è venuto. Ringalluzziti dall’uscita dall’emergenza (lo spread e’ ormai a quota meno trecento), evidentemente pensano di non rischiare più il pubblico ludibrio della piazza. Deve averli irritati quell’ultima frase: ‘I tempi sono finiti’. Non lo hanno ancora capito. Il loro piccolo mondo antico, la loro Italietta sconsiderata, dopo il governo Monti, qualunque cosa possa succedere, non può ritornare, sarebbe improponibile. E ora – conclude Famiglia cristiana – tentano l’affondo finale, anche se la storia li ha già giudicati".