Carburanti: QE, la benzina vola verso i 2 euro

Non c’è tregua per le quotazioni internazionali di benzina e diesel, che, complice il nuovo scivolone dell’euro nei confronti del dollaro, hanno toccato ieri i massimi assoluti di 671 e 695 euro/1000 litri mettendo a dura prova i margini lordi delle compagnie petrolifere, inferiori alla media dei tre anni precedenti rispettivamente per circa 3 centesimi e per oltre 1 centesimo. Così, puntuali, sono arrivati nuovi rincari sulla rete carburanti italiana. Questa mattina, infatti, Eni ha aumentato ancora una volta i prezzi raccomandati di benzina e diesel di 0,5 centesimi facendo salire il bilancio dell’ultimo mese a circa 7 centesimi per il prodotto leggero e a quasi 3 centesimi per quello pesante. Da registrare anche il ritocco all’insù di Esso di 0,5 centesimi per la sola verde, di Shell di 1 centesimo su entrambi i prodotti e di Tamoil e TotalErg di 0,9 e 0,7 centesimi per quanto riguarda la benzina. Sul territorio i prezzi praticati registrano punte massime di 1,965 euro/litro per la verde e di oltre 1,8 euro/litro per il diesel, mentre le medie nazionali sono a 1,859 e 1,769. No-logo in crescita generalizzata. E’ quanto emerge dal monitoraggio di quotidianoenergia.it in un campione di stazioni di servizio che rappresenta la situazione nazionale per Check-Up Prezzi QE.
In particolare, a livello Paese, il prezzo medio praticato della benzina (in modalità servito) va dall’1,849 euro/litro di Esso all’1,859 di Tamoil (no-logo in salita a 1,783). Per il diesel si passa dall’1,762 euro/litro di Esso all’1,769 di Shell e Tamoil (no-logo su a 1,668). Il Gpl, infine, è tra 0,857 euro/litro di Esso e 0,871 di TotalErg (no-logo a 0,820).