Ancora un rincaro per i carburanti italiani con la media nazionale della benzina in modalità servito, che raggiunge i 1,878 euro/litro (+0,4 centesimi) mentre il gasolio invariato a 1,781 euro/litro.
Secondo le rilevazioni di Staffetta Quotidiana, tuttavia, le quotazioni dei prodotti raffinati sul mercato del Mediterraneo, sono in calo ma i prezzi della benzina alla pompa risentono ancora dei rialzi di mercoledì. Nel fine settimana è quindi lecito aspettarsi, secondo Staffetta Quotidiana, un ribasso dei prezzi del gasolio, le cui quotazioni sono in calo da tre sessioni consecutive. La conferma arriva da Luca Squeri, Presidente Nazionale di Figisc Confcomercio, secondo cui "le ultime chiusure del Platt’s hanno fatto registrare variazioni in minimo aumento per la benzina ed in diminuzione di circa 1,0 eurocent/ litro per il gasolio. Considerando che le diminuzioni internazionali non erano ancora state scaricate sul prezzo interno di questo prodotto, ci si può attendere per i prossimi tre/quattro giorni una diminuzione del prezzo del gasolio di 1,0-1,5 eurocent/litro". Nel frattempo i prezzi del greggio sui mercati Wti e Brent proseguono la loro ascesa, tanto che il primo viaggia attorno ai 107 dollari al barile e il secondo sui 125, mentre associazioni di consumatori e di gestori si dicono preoccupati per i continui rincari. Secondo Federconsumatori e Adusbef a causa dell’incremento della tassazione sui carburanti (scattato tra marzo 2011 e marzo 2012) lo Stato incassera’, da oggi in avanti, 9,8 miliardi di euro in termini annui. Per il Codacons invece si prepara una maxi-stangata da 430 milioni di euro per le vacanze di Pasqua e gli italiani dovranno mettere in conto rispetto a Pasqua 2011 una maggiore spesa per il pieno attorno ai 18 euro. La Faib-Confesercenti condivide l’allarme dei consumatori e ribadisce la necessita’ di "intervenire con urgenza per bloccare la speculazione e la spirale di crescita dei prezzi che, contrariamente ad altri, non riteniamo possa rientrare nei prossimi giorni a conferma di un trend che appare inarrestabile". Franco Ferrari Aggradi, presidente di Assopetroli Assoenergia infine ribadisce un "no ad ogni ulteriore ipotesi di aumento della imposizione fiscale sui carburanti, anche se mascherata da Carbon Tax e chiede "un intervento ‘urgente e responsabile’ del Governo per la tutela dei crediti delle imprese operanti nel settore della commercializzazione dei carburanti in caso di fallimento dei clienti" ricordando come "tali crediti siano rappresentati da oltre un 60 per cento di accise che sono soldi drenati dallo Stato". Aggradi sottolinea invece lo stato di crisi del settore dei carburanti con la richiesta di un intervento "urgente e responsabile" del Governo per la tutela dei crediti delle imprese operanti nel settore della commercializzazione dei carburanti in caso di fallimento dei clienti dato il crollo dei consumi che nei primi due mesi del 2012 hanno registrato un calo di ben il 19% rispetto allo stesso periodo del 2007 e del 9% rispetto allo stesso periodo del 2010 con inevitabili conseguenze sulla tenuta delle imprese e sui livelli occupazionali dal momento che il settore impiega piu’ di 15mila addetti.