Assopetroli-Assoenergia, no a carbon tax. Tagliare Iva e accise

Assopetroli-Assoenergia ribadisce nuovamente il suo fermo no alla carbon tax che il Governo Monti vorrebbe introdurre con la riforma del fisco. Lo fa per bocca del suo presidente Franco Ferrari Aggradi che da tre anni guida l’Associazione di rappresentanza delle oltre 1000 imprese attive nel commercializzazione/distribuzione di prodotti petroliferi/energetici. Con la carbon tax – spiega Ferrari Aggradi – il Governo veicola un messaggio fuorviante prefiggendosi, come si evince da una delle tante bozze circolate, l’intento di colpire precise categorie quali le famiglie più agiate per scoraggiarne i consumi e il settore dei trasporti con ricadute non più sostenibili su molti settori e tali da imprimere un ulteriore impennata dei prezzi al consumo. La Carbon Tax non ce la chiede l’Europa – precisa Ferrari Aggradi – come ci stanno dicendo. In questi mesi è si in discussione a Bruxelles una proposta di modifica della metodologia di tassazione dei prodotti petroliferi basata sul loro potere calorifico e sulle emissioni di anidride carbonica ma i parametri indicati dalla Comunita’ europea per il calcolo dell’imposta sono notevolmente inferiori a quelli oggi vigenti nel nostro Paese. Quindi un Governo consapevole di cio’ annuncerebbe un allineamento delle nostre accise ai livelli indicati dalla UE’.
Secondo Assopetroli-Assoenergia ‘appare chiaro che il Governo nasconde dietro la Carbon Tax, lo scopo di drenare ulteriori risorse dal gia’ vessatissimo settore energetico (il 60% del prezzo dei carburanti e’ composto da accise e Iva)’ mentre ‘si dovrebbero ridurre le accise e sterilizzare l’effetto perverso dell’Iva per rilanciare i consumi e far ripartire il Paese’.