Si sono conclusi gli interrogatori di Gianni Carella e Fabio Giacobbe, i due scommettitori pugliesi arrestati ieri dai carabinieri assieme al giocatore Andrea Masiello, nell’ambito dell’inchiesta della Procura barese sul calcio scommesse. I due si sono difesi dichiarandosi estranei alla vicenda, ma nell’interrogatorio hanno fornito altri dettagli su incontri e partite. E’ il caso di Carella, che racconta per esempio del derby di Puglia venduto, secondo i pm, ai leccesi per 300mila euro. "Andrea Masiello mi chiese di proporre ad alcuni calciatori biancorossi di perdere il derby Bari-Lecce, e di dire loro che le due società si stavano mettendo d’accordo".
Questo accadde nel ritiro pre-partita all’Una Regina Hotel di Noicattaro, alla periferia di Bari, dove la squadra si preparava al derby con i salentini. Carella racconta di aver incontrato i calciatori Parisi, Bentivoglio e Rossi, insieme allo stesso Masiello, dicendo loro che le due società si stavano accordando sul risultato della partita e mostrando una mazzetta di soldi (700-800 euro), che sfilò dalla tasca dei pantaloni. "Se perderete – avrebbe detto Carella ai giocatori su suggerimento di Masiello – ce ne saranno altri". Solo Parisi disse no, gli altri due rimasero in silenzio. Contattati la sera prima della partita dall’ex difensore del Bari, Carella e Giacobbe avrebbero accompagnato Masiello a Lecce dove avrebbe dovuto incontrare uno sponsor. Qui però il calciatore lasciò i due e tornò dopo un’ora senza raccontare nulla. Secondo Carella, quel giorno ci fu un accordo tra i calciatori delle due squadre. Riferendosi al presunto assegno da 300mila euro, Carella ha detto al gip di non aver mai fatto vedere l’assegno a Masiello, anche perchè non è mai esistito.