Sette anni tra intercettazioni, un processo sportivo finito con una retrocessione eccellente, quella della Juventus, e la radiazione dell’uomo alla sbarra, Luciano Moggi oggi confermata dall’Alta corte di giustizia del Coni. Lo scandalo di Calciopoli nasce nel 2004 sulla base di alcune intercettazioni fatte dalla procura di Torino che però archivia il fascicolo. I documenti finiscono sotto i riflettori dei magistrati di Napoli Giuseppe Narducci e Filippo Beatrice che invece vogliono dare seguito alle indagini: partono intercettazioni fatte dai carabinieri di Roma, che scateneranno anche l’inchiesta sportiva. Il terremoto arriva a maggio del 2006, e porta anche alle dimissioni dell’allora presidente della Figc, Franco Carraro che è uscito completamente prosciolto dalla vicenda con sentenza definitiva della III sezione della Cassazione. Queste le tappe della scandalo-story sportiva: – 2 maggio 2006 Scoppia la bufera che coinvolge tra gli altri personaggi come Luciano Moggi, Antonio Giraudo, Diego Della Valle, Claudio Lotito e gli ex designatori Bergamo e Pairetto.
– 14 luglio 2006 La Caf presieduta da Cesare Ruperto emette le sentenze di primo grado del processo sportivo: la Juventus viene retrocessa in B con 30 punti di penalizzazione per l’anno 2006-07; Fiorentina in B con 12 punti di penalizzazione; Lazio in B con 7 punti di penalizzazione; Milan penalizzato di 44 punti nel 2006-06, penalizzazione di 15 punti per la stagione 2006-07.
– 25 luglio 2006 La Corte federale presieduta da Piero Sandulli emette le sentenze di secondo grado: Juve in B con 17 punti di penalizzazione; revoca dello scudetto 2004-05 e non assegnazione del titolo 2005-06. Fiorentina penalizzata di 30 punti per la stagione 2005-06 e 19 da scontare in serie A per il campionato 2006-07; Lazio penalizzazione di 30 punti per il 2005-06, di 11 punti nel campionato di A 2006-07; Milan penalizzato di 30 punti per il 2005-06 (rossoneri in Champions) e di 8 da scontare nel 2006-07.
– 26 luglio 2006 La Figc presieduta dal commissario straordinario Guido Rossi assegna lo scudetto 2005-06 all’Inter. Resta non assegnato il titolo dell’anno precedente.
– 13 aprile 2007 Si apre un altro filone di inchiesta (Calciopoli-2) quello delle schede telefoniche straniere che alcuni arbitri avrebbero ricevuto da Moggi.
– 10 maggio 2010 La Juve chiede la revoca dello scudetto 2006, assegnato a tavolino all’Inter, presentando un esposto alla Figc.
– 15 giugno 2011 La commissione disciplinare della Figc radia Moggi e Giraudo, che non possono cosi’ piu’ svolgere alcun ruolo in ambito calcistico.
– 1 luglio 2011 La procura federale della Figc dispone l’archiviazione per prescrizione della vicenda legata allo scudetto del 2006, e lascia la decisione ‘politica’ al consiglio federale.
– 9 luglio 2011 La corte federale conferma la radiazione per Moggi e Giraudo.
– 18 luglio 2011 Il consiglio della Figc delibera che non ci sono i presupposti giuridici per la revoca dello scudetto 2006 assegnato in piena bufera all’Inter: nella votazione due astenuti (Lotito e Abodi) e un contrario.
– 27 ottobre 2011 L’Alta Corte del Coni, a cui Moggi ha fatto ricorso contro la radiazione confermata anche in secondo grado, deve acquisire nuove prove. Slitta dunque la sentenza.
– 4 aprile 2012 L’Alta Corte di Giustizia del Coni conferma la sentenza di radiazione per Moggi, Giraudo e Mazzini. Una decisione che dovrebbe mettere la parola fine sul processo sportivo dell’ex dg juventino.