Resistono le braciolate sul posto, ma per sei italiani su dieci quest`anno il menu della Pasquetta è anche a base di polpette, frittate, pizze farcite, ratatouille, ciambelloni e degli altri piatti della cucina del giorno dopo, anche per la tradizionale gita fuori porta alla quali in molti non hanno rinunciato nonostante il freddo e il maltempo.
E` il quadro di Coldiretti, che sottolinea: "Per effetto della crisi è aumentato il numero di italiani che hanno deciso di valorizzare quel circa un terzo di cibo acquistato o regalato nella settimana di Pasqua, che mediamente si stima finisca nel bidone". Un’usanza – ricorda Coldiretti – molto diffusa nella cucina italiana del passato che ha dato origine a piatti diventati simbolo della cultura enogastronomica come la ribollita toscana, i canederli trentini, la pinza veneta o al sud la frittata di pasta o le braciole di carne.
Secondo Terranostra sono stati molto gettonati gli agriturismi, per trascorrere una giornata lontano dalle città senza rinunciare alla comodità e alla protezione garantita dall’ospitalità delle aziende di campagna, anche a fronte del maltempo. E per la gita fuori porta, molti hanno anche contato sui 871 parchi e aree protette che coprono il 10% del territorio nazionale.