Egregio Direttore,
dopo aver letto da più parti le più che sacrosante e motivate osservazioni e denunce di tanti Cittadini perbene, arcistufi e incazzati per come i partiti gestiscono, malissimo, la cosa pubblica ma benissimo i propri interessi, considerato che gli stessi non vogliono rinunciare ad alcun beneficio (è di oggi la notizia che non intendono affatto tagliare il finanziamento pubblico, mascherato sotto forma di “rimborsi elettorali”, ma solo renderlo “più trasparente”!) e che i loro rappresentanti nelle pubbliche istituzioni non intendono ridurre le loro scandalose retribuzioni mentre coprono noialtri normali Cittadini di tasse e balzelli, dato anche che molti di loro continuano imperterriti nei loro scandalosi comportamenti (quasi uno scandalo al giorno!), per uscire dall’impasse e cacciarli dal potere che immeritatamente occupano mi sembra – da osservatore obiettivo “super partes” e sotto il profilo storico-politico – che al popolo italiano non restino che due alternative (a meno che qualcuno non sappia indicarne qualche altra): o la RIVOLUZIONE (dal basso) con la costituzione di una “DEMOCRAZIA POPOLARE DIRETTA”, o un COLPO di STATO (dall’alto) con l’imposizione di un REGIME AUTORITARIO, cioè in poche parole una DITTATURA, auguriamoci almeno “illuminata”.
Speriamo ovviamente che nessuna delle due ipotesi si avveri, anche se le vedo molto probabili.
Il “Governo tecnico” ha infatti deluso le aspettative di molti, in quanto ha le mani legate ed è praticamente “prigioniero” dei partiti, i quali con protervia e arroganza gli impongono le scelte più vantaggiose per loro ma più penalizzanti per tutti gli altri normali Cittadini. Quella speranza che molti riponevano in esso si è purtroppo volatilizzata. La Finanza trionfa, la politica langue, l’economia ristagna, la corruzione continua, la disoccupazione aumenta, la recessione incalza e rende più povera la maggioranza del popolo italiano. E’ ora di dire BASTA!
Altro che continuare a menare il torrone col solito ritornello: “senza partiti non ci può essere democrazia” o “meglio la peggiore democrazia che la migliore dittatura”! IN REALTÀ SIAMO GIÀ IN UNA “DITTATURA”, QUELLA DEI PARTITI (PARTITOCRAZIA) ormai completamente slegati dalla società civile. Non so cosa ne pensano gli altri lettori, mi piacerebbe conoscere anche la loro opinione ed eventuali loro proposte, se ne hanno, per un “vero” cambiamento di rotta. GRAZIE a chi vorrà (e “oserà”) senza reticenze dire la sua!
Giovanni Dotti