PARTITI: CHITI, SUBITO PIù REGOLE TRASPARENZA E MENO SOLDI

Subito più regole di ‘trasparenza’ nel finanziamento pubblico ai partiti e anche la riduzione dei rimborsi, almeno con una ‘norma transitoria’ che stabilisca ‘che per tre anni ne verrà erogata una quota minore’. E’ la proposta del vice presidente del Senato Vannino Chiti (Pd), che dalle colonne di Avvenire, quotidiano della Cei, sostiene anche la necessità ‘che i partiti chiedano scusa ai cittadini, per il cattivo uso fatto dei rimborsi elettorali, per le norme che ne hanno consentito usi discrezionali e talora illegali’. Chiti saluta con favore l’intesa ‘tra le forze politiche che sostengono il governo Monti’ per un finanziamento ai partiti che ‘sia rigorosamente trasparente; sia condizionato alla certificazione esterna dei bilanci; sia erogato a condizione che vi siano procedure democratiche nella vita interna, nelle scelte politiche e in quelle delle candidature alle elezioni’. Decisioni ‘necessarie e urgenti’ ma che non sono ‘sufficienti a ricreare un clima di fiducia tra cittadini e partiti’. Per Chiti, ‘si rendono indispensabili altri atti, anche simbolici’. Il primo e’ che ‘i partiti chiedano scusa ai cittadini’, perche’, pur di fronte a modalita’ di gestione ‘certamente diverse’, ‘la responsabilita’ per avere assecondato pessime norme, che rendono possibili usi distorti, e’ generale e nasconde una visione autoreferenziale e un po’ arrogante del ruolo dei partiti’. La seconda considerazione e’ che ‘la cifra dei rimborsi elettorali e’ eccessiva e non piu’ sopportabile dall’opinione pubblica’, soprattutto in ‘un momento di crisi’ in cui ‘le famiglie sono in difficolta”, ‘la gran parte dei giovani e’ precaria o senza lavoro’, ‘persone di cinquant’anni si trovano senza occupazione’.
‘I partiti – spiega Chiti – non possono tirare a campare, come se niente fosse’. E se ‘non ci sono le condizioni o piu’ semplicemente non si ritiene giusto ridurre la cifra dei rimborsi’, ‘si stabilisca almeno, con una norma transitoria, che per tre anni ne verra’ erogata una quota minore’. ‘Poi si vedra’ – conclude -, ma intanto una parte di risorse verranno destinate ad altre finalita’ e soprattutto si iniziera’ a ricostruire un clima di fiducia tra partiti e cittadini’.