Fallimenti: Nel primo trimestre 2012 ogni giorno 33 casi

Nel primo trimestre di quest’anno in Italia si sono registrati 3.001 fallimenti, quasi 33 ogni giorno, in aumento dello 0,4% rispetto ai primi tre mesi del 2011 e del 36,6% rispetto al 2009, quando la crisi economica aveva da poco iniziato a far sentire i suoi effetti. E’ quanto emerge dall’Analisi dei fallimenti in Italia realizzata da Cribis D&B, la società del Gruppo Crif specializzata nella business information.

Dal 2009 al 2012 il trend dei fallimenti nella penisola mostra un evidente e costante aumento: dalle 2.202 chiusure registrate nel primo trimestre 2009 si è passati ai 2.825 casi del primo trimestre 2010, ai 2.988 del primo trimestre 2011 fino ai 3.001 rilevati al 31 marzo scorso. Dal 1 gennaio 2009 alla rilevazione attuale in Italia sono state complessivamente 35.839 le imprese che hanno portato i libri in Tribunale dichiarando fallimento.

Oltre un quinto dei casi riguarda la Lombardia, di gran lunga la regione italiana più colpita, dove nel primo trimestre 2012 hanno portato i libri in tribunale 633 imprese, pari al 21% del totale nazionale. La seguono il Lazio, con 332 fallimenti e il Veneto con 246. Vengono poi Campania, Piemonte, Emilia Romagna e Toscana, ciascuna con oltre 200 casi nei primi tre mesi dell’anno, e ancora Puglia, Sicilia e Marche, con oltre 100 casi.

Il settore delle costruzioni si conferma essere quello maggiormente colpito con 370 fallimenti nei primi tre mesi 2012, pari al 12,3% del totale. Tra gli altri comparti più in difficoltà si segnalano in particolare quello degli installatori (254 fallimenti nel primo trimestre 2012), il commercio all’ingrosso (206 casi), il settore immobiliare (152), l’industria di manufatti in metallo (134), il trasporto e servizi merci su gomma (131), i ristoranti e bar (115).