Egregio Direttore,
Se i politici che hanno governato l’Italia negli ultimi 10-15 anni, di qualsiasi schieramento (visto che spesso si sono alternati e scambiati ruoli e partiti), avessero minimamente ascoltato i suggerimenti che tantissima gente comune ha loro rivolto nel corso degli anni credo che non ci saremmo trovati in questa difficilissima situazione economica e finanziaria e quindi a dover subire pesantissimi sacrifici, che colpiscono specialmente le fasce sociali più deboli.
I signori governanti, pur avendo una lunga esperienza politica e annoverando tra le loro fila economisti preparati e docenti universitari di varie discipline, hanno agito oltre che da opportunisti anche da veri menefreghisti (per usare degli eufemismi): sarebbe stato sufficiente che si fossero comportati secondo le regole del “buon padre di famiglia”.
Mi viene rabbia e delusione nel rileggere alcune fra le tante lettere su questi argomenti inviate negli ultimi anni ai giornali, nella posta dei lettori, da me e da moltissime altre persone, tutte purtroppo rimaste inascoltate. Siamo stati tutti tante Cassandre: abbiamo avuto il dono della lungimiranza (che è del tutto mancata ai politici) ma la sfortuna di non essere ascoltati.
Caro Direttore, poiché la situazione non è cambiata che in peggio, mi permetto allegare lo stralcio di una mia lettera del 2008 indirizzata ai Politici “di buona volontà”, che riassume per sommi capi alcune proposte già allora avanzate, che La pregherei di ripubblicare nella speranza che qualche “illuminato” componente del Governo in carica possa tenerne conto.
La ringrazio per la cortese attenzione e porgo distinti saluti.
Martino Pirone