“I pignoramenti sono la conseguenza diretta della messa in liquidazione della società imposta contro il nostro parere e quello di gran parte delle forze sociali, dal sindaco Buzzanca”. Così Pino Foti, segretario generale della Filt Messina, commenta a caldo la notizia del pignoramento, da parte della Breda, di 1,8milioni di euro all’ATM. azienda municipalizzata di trasporto. “Logica vuole che a questo punto arriveranno anche i pignoramenti da parte delle altre aziende insolute”, osserva il dirigente sindacale che indica, per esempio, il settore del rifornimento gasolio. “Un framma questo per l’ATM che si trova bloccata in ogni sua mossa”. Foti evidenzia però il nodo personale e retribuzioni. “Come potrà ora l’ATM procurarsi il denaro per gli stipendi?- si interroga Foti-. Senza rischiare di fare previsioni buie, i lavoratori non riusciranno a prendere né lo stipendio di marzo, né quello di aprile che i primi fondi disponibili saranno il milione e centomila euro del Comune del prossimo maggio”. La Filt ipotizza dunque che fino al prossimo maggio l’ATM non potrà pagare gli stipendi, correnti e arretrati, e lascerà i lavoratori indietro di tre mensilità.
“Sebbene cercherà di scaricarla ancora una volta sulla Regione, la responsabilità di questa situazione è interamente da addebitare al sindaco Buzzanca che ha tenacemente perseguito la liquidazione dell’ATM contro tutto e tutti ravvisandovi non comprendiamo quale esito positivo. Di certo – conclude Foti- c’è solo il fatto che dal suo insediamento non solo non è riuscito a risolverne i problemi pur avendovi inviato uomini di sua personale fiducia, ma adesso le sue scelte la stanno traghettando verso un’impasse irreversibile che ricadrà interamente sulle spalle dei lavoratori e dei messinesi”.