Violenza donne – Enna, il fidanzato confessa: ho ucciso Vanessa

La follia omicida, nata da futili motivi di gelosia, stavolta ha come teatro Enna. Sarebbe stato questo, infatti, il motivo che ha spinto Francesco Lo Presti, disoccupato 34enne di Enna, a uccidere la fidanzata ventenne Vanessa Scialfa. Il ragazzo, tenuto sotto torchio per ore in Questura dopo la scomparsa della giovane, martedì scorso, non avrebbe retto alla pressione dei magistrati, accompagnandoli lui stesso, quando ormai negare non avrebbe più avuto senso, sul luogo dove aveva abbandonato il cadavere della fidanzata.

Tra i due, che vivevano da pochi mesi insieme in un appartamento alla periferia di Enna, martedì pomeriggio è scoppiata una violenta lite culminata con lo strangolamento della giovane. A quel punto Lo Presti ha preso il corpo della vittima, lo ha avvolto in un lenzuolo, e lo ha portato lungo la Statale 117 per Caltanissetta, gettandolo da un cavalcavia vicino alla ex miniera di Pasquasia.

Interrogato immediatamente dalle forze dell’ordine, l’uomo aveva raccontato di una lite con la ragazza, dopo la quale la fidanzata era uscita da casa senza dare più notizie.

L’ansia e la preoccupazione del padre della vittima avevano fatto si che anche la trasmissione "Chi l’ha visto?" e i social network si mobilitassero. Diverse le pagine create su Facebook con appelli rivolti a quanti avessero avuto notizie di Vanessa.

Dopo il ritrovamento, il corpo della giovane è stato portato all’obitorio di Enna, davanti al quale cresce la rabbia dei parenti. Disperato il padre di Vanessa, che non riesce a darsi pace e annuncia propositi di vendetta personale nei confronti di quell’uomo che aveva accolto a casa come un figlio.

Per Francesco Lo Presti è scattata l’accusa di omicidio e occultamento di cadavere, mentre per oggi sono in programma i sopralluoghi della Scientifica per ricosturuire con esattezza quanto sia accaduto martedì pomeriggio in quell’appartamento di Enna.