1° MAGGIO: LE INIZIATIVE DELLA CGIL E DEL SINDACATO IN TUTTA LA PROVINCIA PER LA FESTA DEI LAVORATORI

Domani, 1° maggio, la Cgil di Messina celebrerà la Festa dei lavoratori con alcune iniziative a carattere storico o commemorativo,che si svolgeranno soprattutto nella zona tirrenico/nebroidea della provincia.

Alle 10.00, a Capo d’Orlando, alla presenza dei una delegazione della Cgil provinciale, del segretario generale Lillo Oceano e di quello della Camera del Lavoro locale, Nino Pizzino, verrà deposta una Corona d’alloro in piazza Bontempo (ex p.zza Mercato), presso la targa monumentale posta in memoria di Peppino Bontempo, dirigente della CGIL dei Nebrodi nonché amministratore comunale e provinciale del Pci scomparso nel 1994.

Alle 10.30 a Raccuja, partirà la il tradizionale corteo cittadino organizzato unitariamente da Cgil Cisl e Uil che percorrerà le strade del comune nebroideo accompagnato dalla banda comunale e si concluderà con il comizio dei dirigenti sindacali provinciali- Lillo Oceano per la Cgil, Costantino Amato per la Uil Messina, da indicare chi per la Cisl- nella piazza del Popolo. Quella di Raccuja, da 63 anni è la principale manifestazione del 1° maggio in provincia. Nata nel 1949 in occasione della apertura della Camera del Lavoro, si è poi trasformata nella Festa dei lavoratori condivisa da tutte le forze sindacali.

Nel pomeriggio, a cura della Cgil, anche a Mirto, si terrà un corteo accompagnato dalla banda cittadina, che si concluderà con il comizio del sindaco, del resposnabile della sede locale della Cgil , Maurizio Zingales, e di quello provinciale, Lillo Oceano.

Quest’anno, in occasione del 50° anniversario della fondazione della Camera del Lavoro locale, la Cgil aveva organizzato un’iniziativa anche a Motta d’Affermo, cancellata a causa di un grave lutto che ha colpito la comunità mottese.

La Festa dei lavoratori – che si celebra il 1° maggio in tutto il mondo anche se non in tutte le nazioni- è una festività nata per celebrare l’impegno del movimento sindacale e i traguardi raggiunti in campo economico e sociale dai lavoratori per la conquista dei propri diritti e, in particolare, di un orario di lavoro quotidiano che non superasse le 8 ore.