"La questione delle stragi dei cristiani è ormai un`emergenza di politica internazionale e come tale deve essere messa in agenda". Lo sottolinea, nella nota di apertura del proprio sito il Servizio Informazione Religiosa della Cei.
"Si tratta – è scritto nella nota della Sir- di una situazione intollerabile non tanto da un punto di vista confessionale, ma da quello della garanzia e della tutela della libertà. Sollevarla non collide con il pluralismo e la laicità delle istituzioni dei Paesi occidentali, ma diventa un atto di giustizia. Resta la realtà della testimonianza inerme e inconsapevole di tanti cristiani che pagano con la vita una verità che è bene ribadire: nel mondo, oggi, il cristianesimo è un presidio di libertà, una garanzia di pluralismo, una riserva di umanità, un pungolo al progresso".
"È comunque certo – è scritto ancora- che le ragioni della libertà e della verità non si possono mai conculcare del tutto e che la violenza non può prevalere. Il sangue di questi nuovi martiri conferma con forza questo singolare paradosso, certificato da secoli di storia".