Governo e Internet. Quando i media rosicano

Vero è che chi risiede nei palazzi del potere a volte perde il contatto con la realtà. L’idea di ricorrere a Internet per avere suggerimenti di buone pratiche governative è già stata realizzata nel Regno Unito, sembra con buoni risultati. Perchè non farlo anche in Italia? Sull’iniziativa governativa si sono scatenati i media. Inutile ricorrere al popolo quando ci sono i tecnici che governano, dicono. Il che nasconde un disappunto: se si ricorre direttamente ai cittadini può venir meno quella funzione di critica e di proposta (interessata, diremmo noi) che è ritenuta appannaggio dei media. Eppoi, a che serve tutto l’apparato di Stato che dovrebbe controllare la spesa pubblica se si ricorre al popolo? Già, dovremmo chiederci a che serve se abbiamo una economia sommersa che vale 270 miliardi, una evasione di 120 miliardi e una corruzione pubblica che ammonta a 60 miliardi?

Primo Mastrantoni, segretario Aduc