Le elezioni amministrative sono particolarmente importanti per le persone lgbt che vivono in un Paese lontano anni luce dagli standard europei di piena parità nella cittadinanza e nei diritti tra omosessuali e eterosessuali. Lo stallo di Parlamento e Senato su questo temi può essere superato in parte proprio a livello locale, con atti concreti di amministratori realmente laici e sensibili alle tematiche lgbt. Un buon amministratore, da questo punto di vista, è colui che inserisce tra le priorità del suo mandato la promozione dell’uguaglianza dei cittadini e della cittadine lgbt e una vivibilità serena della città per tutti e tutte. Chi amministra una città può realmente promuovere un’immagine positiva dell’omosessualità con l’approvazione di registri delle unioni civili, con il riconoscimento anagrafico delle coppie di persone dello stesso sesso e con dichiarazioni contro l’odio e il pregiudizio antigay. Sono molti poi gli atti concreti nelle politiche di inclusione che ci attendiamo dai futuri amministratori. Tra questi, a esempio, la diffusione di bandi pubblici che mettano sullo stesso piano le coppie gay e la famiglia coniugata, la promozione della socialità e della visibilità lgbt, il contatto diretto con la militanza e l’associazionismo locale, l’attrazione del turismo lgbt, il sostegno alla ricostruzione della memoria, la partecipazione a eventi e commemorazioni organizzati dalla militanza, campagne di sensibilizzazione contro l’omo transfobia, osservatori contro il bullismo e l’omofobia, la formazione dei dipendenti pubblici alle tematiche omosessuali e transessuali, l’agevolazione nell’accesso al lavoro delle persone trans, l’attenzione alla salute, la promozione dell’uso del preservativo e così via. Proprio per questo Arcigay invita a sostenere con il voto i diversi candidati apertamente omosessuali o trans (o a coloro che hanno espresso aperture positive e interesse genuino sulle tematiche lgbt) che, sempre più numerosi ad ogni tornata elettorale, sfidano il pregiudizio e si propongono per amministrare le città, le province e i quartieri con quella sensibilità che ancora manca sul territorio. La visibilità pubblica di omosessuali, lesbiche e trans, da questo punto di vista è un valore che va sostenuto e promosso anche con il voto.
Paolo Patanè, presidente nazionale Arcigay
Un elenco dei candidati apertamente omosessuali e trans aggiornato è disponibile qui: http://www.enciclopegaya.com/index.php?title=Voto_gay#Elezioni_amministrative_del_2012