
"L’inflazione ad aprile si conferma al 3,3 per cento. Un dato già di per sè gravissimo, ma che appare ancora più allarmante alla luce della crescita dei prezzi relativi al cosiddetto carrello della spesa, al livello record del +4,7 per cento". Così una nota congiunta di Federconsumatori e Adusbef. "Un andamento che, come denunciamo da tempo, è del tutto ingiustificato, soprattutto per quanto riguarda il comparto alimentare: i prezzi agricoli sono infatti diminuiti del -2,3 per cento su base annua, secondo quanto rilevato dall’Ismea. Mentre i prezzi alla produzione diminuiscono, quindi, quelli al consumo aumentano. A registrare i maggiori aumenti sono soprattutto i carburanti. Anche in questo settore si rileva una andamento anomalo: vi è infatti un margine di riduzione di 9,7 centesimi al litro, a tanto ammonta il sovrapprezzo pagato dai consumatori che, se eliminato, porterebbe a un risparmio di 116 euro in termini annui. Come se non bastasse, a dimostrare la completa mancanza di giustificazioni per aumenti simili, vi è l’andamento dei consumi, in forte calo persino nel settore alimentare (nel 2011 ha segnato il -4,8 per cento)". "Questi elementi forniscono la prova certa delle pesanti e intollerabili speculazioni in atto sui prezzi" dichiarano Rosario Trefiletti ed Elio Lannutti.