"Vuole così bene al Papa che non lo tradirebbe mai". Sotto garanzia di anominato, in una intervista a La Stampa, parla il confessore di Paolo Gabriele, l’aiutante di camera di Benedetto XVI arrestato perché trovato in possesso illecito di documenti riservati, e quindi presunto ‘corvo’.
"Conosco Paolo da tanti anni – prosegue il monsignore che per alcuni anni ha seguito spiritualmente Paolo Gabriele – e se fossero dimostrate le accuse a suo carico davvero d’ora in avanti non ci sarebbe più da fidarsi di nessuno". E aggiunge: "l’ho seguito spiritualmente e posso testimoniare di aver sempre trovato una persona innamorata della Chiesa, e molto devoto al Papa, prima a Giovanni Paolo II e ora a Benedetto XVI".
"Conoscendo la sua semplicità, e persino la sua ingenuità, non mi sembra affatto una persona capace di organizzare e gestire un’operazione del genere a meno che non si tratti di una personalità schizofrenica", prosegue. E aggiunge: "ricordo che raccogliendo le confidenze di tanti in Vaticano, ad un certo punto aveva finito per scontrarsi con qualcuno di molto potente qui.."