‘Riscoprire il senso del limite’ per uscire dalla crisi economica, ma anche sociale e morale: è l’invito del cardinale Angelo Bagnasco, poresidente della Cei e arcivescovo di Genova, intervenuto sul tema nell’omelia pronunciata al santuario della madonna della Guardia per il pellegrinaggio del mondo del lavoro.
‘Abbiamo bisogno di saggezza – ha detto il cardinale – per non fare gli errori di prima. Un’epoca e’ finita, l’ora della verità è suonata. Non si può vivere sopra le righe, spinti a spendere per i propri consumi ciò che non si è ancora guadagnato. L’indebitamento per cose chiaramente superflue ha portato al baratro. Sarebbe insensato voler tornare a stili di vita fasulli, illusori e tragici. Dobbiamo riscoprire, e lo stiamo facendo a caro prezzo, il senso limite, che, poi, è il senso della realtà. Una certa cultura – ha aggiunto Bagnasco- non credo priva di interessi, ha spinto a rifiutare la categoria del limite, giudicata sinonimo di mortificazione della felicità individuale".
‘E’ saggio e realistico – ha domandato il cardinale – pensare che non ci debba essere un limite al profitto, alla crescita, alla tecnologia, alla competizione, alla liberta’ morale, al benessere considerato tale solo se esente da sacrificio, pazienza, da fedelita’ e misura, da onesta’? e dove siamo arrivati? ad una umanita’ piu’ felice o piuttosto piu’ smarrita e angosciata? Non e’ forse questo il momento – ha concluso – di ritrovare il gusto dei legami buoni, del limite saggio, tornare ad apprezzare cio’ che abbiamo puntando ben di piu’ sui valori delle relazioni vere, del dovere compiuto, dell’amore autentico?".