L`Italia è fanalino di coda in Europa nell`indice di fiducia: nel primo trimestre l`indice ha toccato il 45 % vs il 57% dell`analogo periodo del 2011, evidenziando un pessimismo perdurante degli italiani. A sottolinearlo è il presidente di Confimprese, Mario Resca, spiegando che si collocano a poca distanza dall’Italia "solo Spagna (50%) e Francia con il 53%, mentre la Germania, prima nel ranking europeo, perde solo due punti percentuali scendendo a quota 90 dal 92".
I dati sono stati fotografati da Nielsen Global Consumer Confidence Survey, che misura la fiducia, le maggiori preoccupazioni e le intenzioni di spesa di oltre 31.000 consumatori internet in 56 Paesi del mondo. I dati rilevati da Nielsen evidenziano un ulteriore calo della propensione alla spesa da parte degli italiani: tutte le voci registrano contrazioni rispetto allo stesso periodo dello scorso anno. Quella che ha subito la percentuale di riduzione più elevata è relativa all`abbigliamento (-11%).
Cala anche la quota a parte di denaro destinato al risparmio, sintomo della perdita di potere d`acquisto da parte delle famiglie, che con gli attuali budget a disposizione non riescono a risparmiare, tanto che il 48% ritiene pessime le prospettive di lavoro nei prossimi 12 mesi. Al contempo cresce ulteriormente la percentuale di italiani che ritiene l`attuale momento come non adatto per compiere acquisti (92%); di questi oltre la metà ritiene il momento attuale come molto negativo. Al calo dei consumi segue una strategia volta al risparmio: l`80% degli italiani ha modificato i propri comportamenti di spesa rispetto al 2011, riducendo innanzitutto l`utilizzo dell`auto (44%) a causa dell`aumento delle accise sulla benzina. Seguono abbigliamento, intrattenimento e pasti fuori casa.