Nella percezione degli italiani gli episodi di corruzione nel sistema del calcio sono oggi diffusi come ai tempi di "Calciopoli" o anche di più, che poco sia cambiato rispetto al 2006. Gli italiani sono convinti che gli episodi di corruzione nel sistema calcio siano oggi diffusi come ai tempi di "Calciopoli" o anche di più, che poco o nulla sia cambiato rispetto allo scandalo scoppiato alla vigilia del Mondiali in Germania del 2006: per il 62% il contesto non è diverso da allora, mentre per il 23% la situazione si è ulteriormente aggravata, soprattutto a causa del giro crescente delle scommesse. Sono alcuni dei dati che emergono da un sondaggio, realizzato dall`Istituto Demopolis per il programma Otto e Mezzo de LA7, per analizzare l`opinione degli italiani sul nuovo scandalo del calcio-scommesse.
Come arginare il fenomeno? Chi segue il calcio chiede tolleranza zero e l`inasprimento delle pene: l`80% degli italiani intervistati dall`Istituto Demopolis si dichiara d`accordo con la radiazione a vita per i giocatori corrotti, proposta da Michel Platini. I due terzi chiedono sanzioni severe anche per i giocatori che hanno solo scommesso sulle partite, il 52% approva l`idea di ipotizzare un anno di squalifica anche per omessa denuncia. L`indagine, realizzata dall`Istituto di ricerche diretto da Pietro Vento, rivela un certo cinismo da parte dei tifosi, abituati ormai da anni a convivere con il sospetto nel mondo del calcio: se per il 37% si tratta di casi isolati, un intervistato su quattro pensa invece che il fenomeno delle partite truccate coinvolga giocatori di diverse squadre; il 22% immagina anche il coinvolgimento di alcune società. A determinare la corruttibilità di alcuni calciatori è – secondo 6 italiani su dieci – l`assenza di etica e valori sportivi, ma anche la corruzione radicata nel Paese a diversi livelli. La maggioranza assoluta sottolinea anche, tra le cause, la tentazione di ingenti guadagni tramite il sempre più diffuso circuito delle scommesse.
I possibili sviluppi nelle indagini della Magistratura potrebbero investire nelle prossime settimane altri giocatori della massima serie, rischiando di incidere sulla classifica del campionato di serie A. Una convinzione, questa, ribadita dal 57% degli italiani intervistati da Demopolis. Solo per il 23% l`attuale inchiesta resterà limitata ai casi già individuati.