2 giugno: festa tra polemiche e soccorsi ai terremotati

‘A fine settimana celebreremo il 2 giugno, e lo faremo sobriamente in memoria delle vittime del terremoto in Emilia Romagna’, annuncia il presidente Giorgio Napolitano. ‘La Repubblica deve confermare la sua forza e la sua serenita’, e lo faremo per sottolineare che saprà vincere le grandi sfide che ha di fronte. Sono profondamente convinto della volontà di un rinnovato spirito di solidarietà nazionale’, aggiunge il capo dello Stato parlando ai sindaci del Friuli nel corso della sua visita ufficiale a Udine. La decisione di dedicare la giornata festiva ‘alla rinnovata solidarietà nazionale’ da parte di Napolitano non ha però placato le polemiche sulla ricorrenza della festa della Repubblica che tradizionalmente prevede la parata militare ai Fori imperiali e l’apertura dei giardini del Quirinale agli invitati. Per tutta la giornata di ieri si è sviluppata sul web, soprattutto sulle bacheche di Facebook e nei messaggi Twitter, una mobilitazione a favore delle vittime del terremoto in Emilia Romagna che proponeva di annullare la parata militare del 2 giugno e di donare i soldi risparmiati – i costi dei festeggiamenti vengono calcolati in 3 milioni di euro – alle zone terremotate.
Tra le iniziative su internet, c’e’ quella di un appello firmato da migliaia di utenti: ‘Chiediamo al presidente della Repubblica di annullare la parata militare a Roma.
Chiediamo al Papa di annullare il viaggio a Milano. Chiediamo di destinare tutti quei soldi a favore delle popolazioni colpite dal terremoto. Basta buttare via i nostri soldi per cose inutili, rimetteteli davvero a disposizione del paese e dei suoi cittadini’.
Spicca tra i tanti messaggi quello di Antonio Di Pietro, leader dell’Idv: ‘Follia sperperare tanti soldi per la parata del 2 giugno. Opportuno utilizzare quei fondi per fini sociali e di solidarieta”. Stessa posizione quella di Nichi Vendola, Sel, che su Twitter scrive: ‘Italia attraversata da lutti, disperazione, paure. Inopportuno fare ora parata militare 2 giugno. Altri modi per celebrare Repubblica’. Di questo avviso sono anche Paolo Ferrero e Oliviero Diliberto, della Federazione della sinistra, che propongono inoltre la chiusura cautelare dei capannoni nell’area terremotata per evitare la morte di altri lavoratori. Tra chi non condivide la soluzione proposta da Napolitano c’e’ la Lega Nord. Dichiara Giovanni Torri, capogruppo del Carroccio nella commissione Difesa della Camera: ‘C’e’ bisogno di risorse economiche per far fronte al nuovo, grave sisma. Mi chiedo se e’ opportuno far svolgere la sfilata per la festa della Repubblica il 2 giugno. Quei fondi possono essere destinati alle popolazioni colpite’. Si schiera su questa posizione, precisando che ogni decisione finale spetta al capo dello Stato, anche il sindaco di Roma, Gianni Alemanno che si e’ recato in provincia di Modena, epicentro del sisma: ‘Ho visto le immagini scioccanti del terremoto. Spero che la parata del 2 giugno sia annullata per destinare quei soldi ai terremotati’. Di diverso avviso il vice presidente dei deputati del Pdl, Osvaldo Napoli: ‘Non è con la sospensione della parata del 2 giugno che si aiuta l’Emilia devastata e ferita a morte dal sisma. La festa della Repubblica deve semmai diventare megafono della capacità di reazione del paese contro le calamita’ e le tragedie. Se si vuole, si può immaginare una parata all’insegna della sobrieta’ e costruita per evocare le virtù civili delle Forze armate’. Anche il settimanale ‘Famiglia cristiana’, insieme a molte organizzazioni cattoliche, ha aderito all’appello che chiede di annullare la parata militare del 2 giugno: ‘Per risparmiare certo, ma soprattutto per lanciare un segnale di sobrieta’ e di condivisione del dolore di coloro che piangono i propri cari vittime del terremoto’. Altra adesione significativa e’ quella del mensile ‘E’ che fa riferimento all’organizzazione umanitaria Emergency guidata da Gino Strada. Pier Luigi Bersani, dopo la decisione di sospendere i lavori della Direzione del Pd, si e’ recato sui luoghi del terremoto nel modenese dove ha incontrato Anna Maria Cancellieri, ministro dell’Interno. Bersani assicura che il Pd ‘sosterra’ in Parlamento le iniziative della Regione e conferma la disponibilita’ del Pd a mettere a disposizione le proprie strutture per l’accoglienza e i soccorsi’. Questa mattina il Consiglio dei ministri esaminera’ la situazione e approverà un decreto a favore delle zone terremotate. Tra le misure in discussione per finanziare gli aiuti alle popolazioni colpite dal sisma c’è l’aumento delle accise che incidono sul prezzo della benzina. Il governo ha deciso di proclamare il prossimo 4 giugno giornata di lutto nazionale.