La commissione Affari Costituzionali del Senato ha approvato in nottata il testo di riforma della Costituzione, frutto dell`accordo tra Pd, Pdl e Udc. Contrari Idv e Lega. Il ddl ora è pronto per l`esame dell`Aula, secondo i tempi che saranno stabiliti dalla capigruppo di palazzo Madama. E` probabile che l`assemblea esamini il testo subito dopo l`approvazione del ddl di riforma del mercato del lavoro, su cui oggi il governo dovrebbe porre la fiducia.
La lettura dell`Aula del Senato sarà comunque soltanto il primo dei quattro passaggi parlamentari cui il ddl di riforma della Carta dovrà passare prima di entrare in vigore. Se sarà approvato con almeno i due terzi dei voti, sarà legge, altrimenti dovrà passare anche lo scoglio del referendum confermativo. Secondo i calcoli fatti dai partiti, però, è assolutamente necessario che almeno le prime due letture (Camera e Senato) vengano concluse entro l`estate, per poter poi lasciare trascorrere i tempi previsti dalla legge e procedere con le due seconde letture entro la fine della legislatura.
Nel tour de force notturno, la prima commissione di palazzo Madama ha approvato la riformulazione dell`articolo 5, che riguarda il superamento del bicameralismo perfetto, e anche l`articolo dedicato alla sfiducia costruttiva al premier, senza alcuna modifica rispetto al testo base del relatore. Nessuna traccia, nell`articolato approvato ieri sera, di riferimenti alla svolta semi-presidenzialista annunciata da Silvio Berlusconi, ma nessuno esclude che il Pdl possa presentare questa proposta direttamente in Aula.