PAPA: AVVENIRE, GUAI A CHI CE LO TOCCA

"Il nostro Papa, che ci saluta dal prato di uno stadio colmo di luce e di cori di gioia, ce lo teniamo stretto. Guai a chi ce lo tocca". E’ una presa di posizione netta quella di Avvenire che commenta, in un editoriale a firma di Francesco Ognibene, l’incontro di Benedetto XVI con i cresimandi a San Siro. "Nella parola ferma e serena, nella sua semplice presenza che assicura la continuità certa di una storia di fede e di vita buona che passa da una generazione all’altra, tutti – sottolinea – hanno colto che abbiamo la garanzia di poterla spuntare nella sfida con chi dispone di megafoni potenti e pervasivi". Riferendosi al caloroso abbraccio che i ragazzi hanno riservato al Papa, il quotidiano della Cei osserva: "ci voleva. Per il Papa l’ora e mezza con gli 80mila cresimati della diocesi di Milano e con i loro educatori ieri mattina dev’essere stata come un sorso d’acqua fresca in una giornata d’arsura. Un sollievo, una carezza, il segno inequivocabile di un affetto che non conosce riserve". Secondo Avvenire, "niente di più evidente e diretto, persino eclatante nelle sue dimensioni". "Era difficile – sottolinea – inventarsi un modo migliore per mostrargli proprio ora tutto l’affetto immediato e profondo che la gente gli porta, e che in questi giorni sta traboccando nelle strade di Milano".